Inquinamento e mobilità, occorrono politiche adeguate

Pubblicato da il 20 Febbraio 2017 0 Commenti
Se ogni giunta non fosse più preoccupata di segnare le distanza da chi l’ha preceduta ma guardasse al bene della città, oggi Verona avrebbe già in funzione da tempo un mezzo di trasporto di massa, innovativo, ecologico, moderno. Il progetto tramvia era infatti  pronto alla partenza dei cantieri nel 2007 ma è stato fermato dalla prima giunta Tosi per far partire l’iter del filobus.

Ad ogni modo, in assenza di una adeguata politica della mobilità, nemmeno il filobus sarà risolutivo per la città di Verona. I nostri problemi di inquinamento e di congestionamento viabilistico richiedono infatti misure incisive sia sotto l’aspetto infrastrutturale che delle politiche ambientali e viabilistiche.

Già ridotto rispetto alle potenzialità di una tramvia, l’amministrazione in carica ha fatto di tutto per ridurre i potenziali benefici del nuovo mezzo, ad esempio deviandolo da un’arteria importante come l’asse di viale del Lavoro oppure omettendo la preparazione di un dettagliato piano del traffico capace di garantire al filobus tempi di percorrenza concorrenziali rispetto al traffico motorizzato privato.

Più in generale l’amministrazione lascia la città senza un piano del traffico aggiornato. E’ chiaro dunque che i temi della mobilità e della programmazione viabilistica si imporranno alla prossima amministrazione, qualunque essa sia. E il tempo per compiere le scelte che da dieci anni vengono rimandate non mancherà, dal momento che i mille giorni dei lavori per il filobus scatteranno soltanto dalla consegna dell’ultimo stralcio, quindi anche il 2019 è una data di termine lavori  ancora tutta virtuale.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Luigi Ugoli, Eugenio Bertolotti