Ma quale golpe… solo l’ultima prova di debolezza della maggioranza
Passi la proposta elettorale di dinastia politica (decideranno i veronesi!) ma arrivare a gridare al golpe, come fa l’assessore Caleffi, quando la minoranza non si trova d’accordo con le proposte della maggioranza, ci sembra decisamente troppo.
L’abc della politica spiega che quanto i rapporti di forza sono in una situazione di stallo, come nel caso della conferenza dei capigruppo delle ultime settimane, non serve ululare alla luna, l’unica cosa da fare è cercare la mediazione, la discussione, il confronto.
Lo stesso confronto che sulla Variante 22 ha permesso di approvare, nei tempi scelti dall’amministrazione, un buon dispositivo, che ha tenuto conto sia delle esigenze delle categorie professionali che delle proposte delle minoranze.
Perché dunque l’amministrazione non ha scelto lo stesso percorso anche sulla Variante 23 e sul project Arsenale? Nel pacchetto di proposte di delibera portato all’attenzione dell’ultima conferenza dei capigruppo c’erano punti che noi condividiamo da sempre e altri punti su cui si sarebbe potuto arrivare ad una formulazione condivisa. Perché, allora, non si è cercato di individuare un ordine del giorno comune? Sulla Variante 23, la nostra motivata contrarietà era nota. Il provvedimento andava perciò spacchettato e gestito con atteggiamento più disponibile nei confronti delle minoranze. Il “prendere o lasciare” che ci è stato imposto ha portato inevitabilmente ad un vicolo cieco. Più che una prova di forza, quella del Sindaco è stata una prova di debolezza, l’ultimo tentativo di tenere insieme una maggioranza ormai sbrindellata.
Per il gruppo consiliare comunale Pd
Luigi Ugoli, Eugenio Bertolotti