Salemi – Quartieri: “Ripartiamo dalle piazze per dare risposte ai residenti. Subito mappatura delle criticità”
“Una nuova attenzione per chi non abita in centro. In questi giorni ho girato la città e nei tanti incontri che ho avuto è questa la richiesta che i veronesi fanno. Chiedono un sindaco che sappia guardare ai problemi di tutta la città, non solo del centro ma anche dei singoli quartieri, con le loro specificità ed esigenze particolari. Entro i primi 100 giorni intendo fare una mappatura di tutte le criticità quartiere per quartiere che servirà da base per gli interventi futuri e per condividere anche con i cittadini l’indice di priorità perché purtroppo tutto e subito non si può fare. Un altro progetto possibile deriva da una suggestione offertami dal laboratorio di condivisione sul programma realizzato con i civici che mi appoggiano. Si chiama ‘20 piazze’ e punta a rivitalizzare le piazze dei quartieri anche attraverso eventi tematici che le caratterizzino: dalle attività per i bambini allo sport, dalla poesia alla memoria. I nostri centri storici minori hanno tantissime piazze e noi vogliamo farle tornare a vivere, illuminate, sicure e ricche di opportunità”.
Così la candidata sindaco Orietta Salemi, al termine della visita fatta questa mattina in via Montanara nella circoscrizione 4, ribadisce la sua volontà di mettere al centro della sua azione amministrativa l’impegno per le aree decentrate di Verona.
“Il centro è una risorsa unica per Verona, non si discute, ma governare la città significa prendersi cura allo stesso modo di tutti i veronesi, in qualsiasi area della città abitino – sottolinea Salemi -. I nostri quartieri chiedono interventi e azioni mirate alle quali bisogna saper dare risposta. Dobbiamo quindi superare la distinzione tra centro e zone decentrate per far sì che non ci siano disuguaglianze: l’attenzione che si mette per la manutenzione dei marciapiedi del centro deve essere la stessa anche nei quartieri. Così deve essere anche per quanto riguarda l’accessibilità ai servizi: vanno potenziati quelli decentrati per andare incontro alle esigenze dei cittadini”.
“Rispetto a tutto questo ritengo prioritario il metodo che deve chiamare in causa le circoscrizioni – conclude Salemi -. Chi, con generosità, mette a disposizione tempo ed energie deve essere valorizzato e non mortificato, come troppo spesso è accaduto. L’apporto dei cittadini, delle associazioni e degli esercenti, insomma di chi vive i quartieri in tutta la loro complessità, è fondamentale per l’Amministrazione per cui le modalità di dialogo e confronto andranno ripensate nell’ottica di una sempre maggiore efficienza e partecipazione”.