Turismo, petrolio sprecato
I motivi di insoddisfazione dei turisti in visita a Verona che emergono dalle cronache giornalistiche di questi giorni confermano le difficoltà che la nostra città ancora sconta nell’approntare un sistema turistico moderno ed efficiente, in grado di stimolare il turismo senza subirlo.
Accanto a tante buone iniziative volte a riscoprire la sua storia dimenticata (da ultimo una mappa di Veronetta redatta da un gruppo di esercenti per portare all’attenzione i punti di forza e originalità del quartiere), manca la capacità di mettere in rete e valorizzare le diverse esperienze, il che continua a precluderci molte possibilità di investimento che potrebbero dare lavoro a tanti cittadini, anche giovani, e allargare l’offerta turistica oltre il consueto triangolo Arena-Castelvecchio-Casa di Giulietta con pacchetti turistici che invoglino i turisti ad un soggiorno più lungo.
Il turista che arriva dal parcheggio Centro viene subito abbandonato da un servizio di informazioni troppo distante e poco accogliente in termini di spazi e orari.
Se la nuova amministrazione crede, come noi, che turismo e cultura rappresentino per Verona un giacimento ampiamente sottoutilizzato, dovrebbe riconsiderare l’opportunità di riqualificare l’ex Macello nel rione Filippini in cittadella dei servizi turistici, ovvero in un luogo dove il turista possa trovare tutte le informazioni necessarie a programmare la sua esperienza (mappe, guide) ed effettuare tutte le operazioni necessarie, come la prenotazione di alloggio, trasporti e percorsi inconsueti.
Vanno di conseguenza implementati i supporti informativi offerti dall’attuale tecnologia che si interfaccia agli utenti con le comuni applicazioni per smartphone. Come ci insegna Brescia con gli occhialini di realtà aumentata applicata al loro teatro romano e Capitolium.
Purtroppo stiamo ancora aspettando i risultati dell’indagine commissionata all’Università di Verona dalla Dmo, il nuovo organismo di coordinamento delle politiche del turismo, dalla quale si attendono le indicazioni strategiche necessarie a compiere quel passo di qualità che ci è richiesto anche dai visitatori.
Ma ci sono decisioni che l’amministrazione comunale può e deve prendere subito e in perfetta autonomia, a partire dal riordino degli ingressi alla casa di Giulietta, argomento che deve essere affrontato senza pregiudizi, passando dai necessari investimenti in supporti divulgativi nell’anfiteatro Arena all’interno del quale, a fronte di un biglietto di ingresso rincarato, il turista viene di nuovo abbandonato a se stesso.
Verona riuscirà a scrollarsi di dosso il nome di città mordi e fuggi se saprà offrire al turista un’esperienza ricca di stimoli e diversificata nei contenuti, il che richiede una visione dinamica capace di orientare il turista e che non si adagi sulle consuete rendite di posizione.
Elisa La Paglia, consigliere comunale Pd