Agsm e nomine: “trasparenza” tutta da rivedere
Andare sul sito istituzionale, selezionare la voce “Il gruppo”, scorrere la tendina fino alla voce “Trasparenza e modello 231/01”, scegliere tra i circa 20 argomenti del sotto-menu di sinistra, quello che più si avvicina alla natura dell’informazione che si sta cercando; selezionare quindi una delle nove società del gruppo del sotto-sotto-menu di destra a cui l’informazione deve essere per forza riferita. Solo a questo punto, dopo aver fatto già diversi click ed essere stati costretti a prendere su due piedi decisioni senza sapere cosa si sarebbe trovato al passaggio successivo, comparirà una scheda di ricerca che inviterà a inserire gli estremi precisi, o da richiamare per intervallo di tempo, del provvedimento che contiene l’informazione cercata.
Più che un sito internet, la sezione “trasparenza amministrativa” del sito di Agsm sembra un labirinto fatto apposta per scoraggiare ogni ricerca da parte di semplici cittadini che probabilmente non conoscono nemmeno il nome di tutte le società del gruppo Agsm. Invitiamo pertanto il nuovo presidente designato di Agsm Michele Croce a riorganizzare la sezione “trasparenza amministrativa”, come peraltro prevede in forma molto precisa e dettagliata il decreto legislativo, in maniera da fornire risposte puntuali ai cittadini.
Oltretutto a distanza di ormai 4 anni dal decreto trasparenza del marzo 2013 la relativa sezione sul sito Agsm risulta ancora in fase di “implementazione e integrazione” tanto che “in attesa del completamento e dell’inserimento dei dati richiesti dal decreto legislativo” si invita a inviare una mail all’azienda!
Forse è per questo che se si cercano informazioni sugli stupendi dei dirigenti della holding si troverà solo due righe riportante il dato “in forma aggregata”.
Su questo e su altri temi riguardanti la trasparenza pretenderemo risposte precise da questa amministrazione: porteremo in commissione consiliare la proposta del gruppo di professionisti per un percorso pubblico e partecipato delle nomine nei consigli di amministrazione delle aziende partecipate, sulla base della mozione del consigliere Tommaso Ferrari che abbiamo sottoscritto. Inoltre proporremo di cambiare le regole anche per l’assunzione dei dirigenti generali delle aziende, incarichi oggetto di spoil system sempre più sfacciato e politicizzato a cui corrisponde una sostanziale intoccabilità di queste figure, che in quanto manager dovrebbero rispondere soltanto rispetto ai risultati conseguiti, durante l’esercizio del loro incarico.
Per il gruppo consiliare comunale Pd
Carla Padovani, capogruppo
I consiglieri comunali: Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani