Censura al Tocatì: è cominciata la campagna acquisiti per le Circoscrizioni (e non si fermerà davanti a nulla)
La censura della Biblioteca Vivente al Tocatì, chiesta e ottenuta da un piccolo gruppo politico formato da soli tre consiglieri di Circoscrizione che non fa nemmeno parte della maggioranza di governo, ci dice che la campagna acquisiti per le presidenze delle Circoscrizioni è stata avviata, e che non si fermerà davanti a nulla, nemmeno a costo di screditare l’intera città sulla quale si riversa l’ennesima dimostrazione di chiusura e oscurantismo.
Del resto chi si assomiglia si piglia.
La Biblioteca vivente non è un progetto nuovo, è un evento collaudato che si tiene ormai da 10 anni con precise finalità didattiche che hanno a che vedere con l’educazione alle differenze contro le discriminazioni di ogni tipo, contro il bullismo, a favore dei diritti umani.
Il fatto che la paura di un argomento giudicato scabroso porti ad oscurare tutte le 25 tematiche del progetto è un effetto grottesco tipico di ogni censura e lancia un messaggio preciso di silenzio, ignoranza e sottomissione – non diverso da quello di altre realtà che ci fanno orrore – ai bambini che si vorrebbero educare secondo “sani” principi.
Danno nel danno, ad essere censurati non sono libri di carta ma libri viventi, ovvero persone che non sono lì per raccontare di favole o di ideologie, ma di esperienze realmente vissute.
Il Popolo della famiglia o il Sindaco hanno mai pensato che tra i bambini che giocheranno nelle piazze del Tocatì ci potrebbe essere la “differenza” di cui loro non vogliono sentir parlare?
Elisa La Paglia, consigliere comunale Pd Verona