Era il 20 febbraio 2015 quando la compagna di un veronese di origini bavaresi portò via con sé i figli in Marocco nonostante fossero stati affidati al padre dopo una serie di perizie e udienze in tribunale.
Da allora Roberto Elmar Hafner ha fatto di tutto per cercare di riportare a casa i suoi due bambini, Elia e Zaccaria.
A favore di Roberto si sono già espressi i Tribunali di Venezia, Colonia (Germania) e Marrakesh (Marocco). Ciò nonostante, in Marocco le tre sentenze non sono state ancora applicate ed i bambini continuano a restare lì, irreperibili.
Certo, non possiamo applicare le regole dello Stato di diritto italiano a tutto il mondo, ma il fatto che anche i giudici marocchini abbiano ribadito la valenza sul territorio del Marocco della sentenza del tribunale dei Minori di Venezia che ha riconosciuto la patria potestà al padre togliendola alla madre, è un fatto più che rilevante.
Mi è apparso anche incredibile constatare che a parte il padre nessuno si occupasse convintamente della vicenda.
Eppure, i fatti sono stati accertati dagli inquirenti, ovvero le violenze subite da Roberto e l’instabilità a livello psichiatrico della donna. Peraltro, questa è stata riconosciuta colpevole di sottrazione internazionale di minori con condanna a 8 mesi di reclusione.
Sulla vicenda la cosa più ovvia da fare era coinvolgere il Ministero degli Affari Esteri. E così ho fatto, rappresentando l’esigenza di una presa di posizione del Governo Italiano sul rispetto degli accordi bilaterali sottoscritti con il Marocco.
Per evitare che restassero solo carta, occorreva un atto concreto.
La svolta è avvenuta pochi giorni fa: il Ministro Alfano a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha avuto un incontro con il suo omologo marocchino Nasser Bourita.
Durante l’incontro, il Ministro Alfano ha sollevato anche il caso dei due fratelli Elia e Zaccaria portati in Marocco dalla madre senza il consenso del padre italiano. Il Ministro Alfano ha auspicato una rapida e positiva soluzione della vicenda che consenta la localizzazione dei minori e la loro consegna al papà italiano, come peraltro stabilito dalle sentenze definitive di rimpatrio pronunciate dai giudici marocchini.
E’ la prima volta che il Governo italiano si occupa della vicenda ai livelli più alti.