D’Arienzo: cumulo pensioni, l’INPS agisca in fretta.
Sono moltissime le posizioni lavorative caratterizzate da mobilità e discontinuità, ovvero carriere lavorative frammentate tra impiego pubblico, impiego privato, lavoro parasubordinato e libera professione.
Per i lavoratori interessati il cumulo dei vari contributi versati in più casse previdenziali era stato regolato dalla Legge Fornero, che prevedeva il ricongiungimento a caro prezzo dei contributi pensionistici versati.
Con la Legge di bilancio 2017 abbiamo ridisegnato l’istituto del cumulo agevolando l’accesso al pensionamento anticipato per i lavoratori con contribuzione ripartita su più gestioni previdenziali.
La pensione sarà, dunque, maturata sommando gratuitamente i diversi periodi di contribuzione – che restano nella loro collocazione originaria – ed il suo importo sarà la somma delle quote maturate gestione per gestione, secondo i propri criteri di calcolo. Quel sovrappiù che un tempo pagava il lavoratore di tasca propria, adesso dovrebbe essere a carico dello Stato.
In questo modo abbiamo cancellato la parte della Legge Fornero che non solo aveva riservato la facoltà di cumulo alle sole pensioni di vecchiaia, inabilità e pensioni ai superstiti con esclusione della pensione anticipata, ma addirittura escludeva il cumulo nel caso in cui si fosse raggiunto un autonomo diritto a pensione in una delle gestione previdenziali coinvolte.
Abbiamo anche previsto che il cumulo è un istituto alternativo alla ricongiunzione. Per questo motivo è possibile recedere dalle domande presentate e dalle ricongiunzioni in corso di pagamento rateale ottenendo la restituzione di quanto già versato, purché la pensione non sia già stata erogata.
Il problema è che l’INPS, nonostante abbia diramato istruzioni in merito ancora nel marzo scorso, ancora non ha cominciato a versare le pensioni agli aventi diritto. Chi ha usufruito del cumulo gratuito dei contributi previdenziali versati a Casse diverse sta ancora attendendo la pensione.
Qualche centinaio di veronesi stanno aspettando già da dieci mesi e tantissimi altri si aggiungeranno nei prossimi mesi. Sono commercianti, avvocati, medici e professionisti ma anche coloro che hanno avuto carriere discontinue e hanno maturato il diritto alla pensione.
Sembra incredibile, ma è così. L’INPS faccia in fretta. Punto.