Bilancio Energetico comunale insoddisfacente, si acceleri sul Pums
Le contromisure annunciate dall’assessore Segala sugli esercizi commerciali che tengono spalancate le porte d’ingresso nonostante divieti e raccomandazioni, vanno nella direzione da noi auspicata di sensibilizzare al risparmio energetico e contenere i danni dell’inquinamento atmosferico. Si tratta di una goccia nel mare ma necessaria a valorizzare l’efficacia degli accordi presi dal Comune di Verona al tavolo tecnico provinciale contro lo smog.
La criticità della situazione a livello comunale è certificata quotidianamente dalle centraline di rilevamento degli inquinanti più nocivi come il Pm10, ma anche – se guardiamo le cose un poco più in prospettiva – dalle conclusioni dell’ultimo Bilancio energetico da cui “risulta evidente l’opportunità di analizzare l’efficacia delle azioni fino ad oggi proposte, le quali non risultano in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 preventivati”. Sempre secondo il rapporto è “necessaria pertanto l’attuazione di una rigorosa politica energetica che consenta una marcata accelerazione orientata al raggiungimento degli obiettivi fissati al 2020”.
I settori più energivori si confermano essere trasporti e riscaldamento. Al netto della quota di consumi legata alla ripresa economica in atto – sempre benvenuta – ci sono ampi margini di miglioramento sui consumi improduttivi che riguardano, ad esempio, gli spostamenti in auto non necessari. Invitiamo pertanto l’amministrazione a condividere lo stato di avanzamento dei lavori del Piano della Mobilità Sostenibile di cui sentiamo parlare da quasi un anno ma che finora nessuno conosce neanche per sommi capi.
Il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Carla Padovani, Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani