Alessia Rotta: ecco i risultati del lavoro fatto in questi anni per Verona. Niente promesse elettorali ma fatti concreti e impegni seri per andare avanti
“Sono felice di vedere qui oggi per la presentazione del mio bilancio di mandato le persone con cui ho condiviso il lavoro di questi anni in Parlamento. Sono qui con me per testimoniare un percorso fatto insieme e i risultati raggiunti per il nostro territorio”.
Esordisce così Alessia Rotta, deputata uscente del Partito Democratico e candidata alla Camera nel collegio uninominale di Verona città che sabato 10 febbraio ha presentato il suo bilancio di mandato. Insieme ad Alessia Rotta le candidate del PD Giovanna Zago, Paola Zanolli e Isabella Roveroni, sindaci e amministratori locali della provincia.
“Grazie alla positiva esperienza di governo a guida PD, in cui ho avuto l’onore di rappresentare Verona alla Camera dei Deputati, ci presentiamo con molti risultati e tanti provvedimenti importanti per il Paese. Abbiamo fatto molto anche per Verona e voglio rivendicarlo con forza durante la campagna elettorale.
Penso ad esempio al salvataggio della Fondazione Arena, fortemente voluto dal Partito Democratico anche in contrasto con l’allora sindaco Tosi. Grazie al riconoscimento della Legge Bray abbiamo ricevuto 10 milioni che hanno impedito la messa in liquidazione della Fondazione Arena, che adesso può ripartire con i conti in ordine, ai 18 milioni ottenuti grazie al bando per la riqualificazione urbana del governo Renzi, per Veronetta, uno dei quartieri più rappresentativi della nostra città, per restituire a tutti i veronesi luoghi che per troppo tempo sono rimasti ai margini. Penso all’Adige, il nostro fiume che avrà un campo slalom per ospitare gare di livello internazionale. Tre simboli di Verona che abbiamo voluto preservare e valorizzare.
Inoltre ho lavorato per trovare una soluzione alle principali emergenze ambientali del nostro territorio: dopo anni di silenzio e ritardi della Regione, abbiamo acceso i riflettori nazionali sul problema degli inquinanti PFAS e ottenuto 80 milioni di euro dal Governo per le bonifiche delle zone contaminate, per dare a veneti l’acqua pulita a cui hanno diritto. Siamo riusciti ad ottenere dal ministero dell’Ambiente le risorse, 65 milioni, necessarie per bonificare definitivamente la discarica di Pescantina, chiudendo positivamente una battaglia che durava da anni. E proprio in chiusura della Legislatura siamo riusciti a chiudere l’accordo di programma il nuovo depuratore per il Lago di Garda. Un’opera che sembrava impossibile che diventerà realtà grazie al finanziamento di 100 milioni di euro da parte del Governo.
Senza dimenticare l’impegno per la scuola: a Negrar la nuova scuola sarà finanziata interamente dal Governo e sarà un edificio funzionale e all’avanguardia accompagnato da oltre 18 milioni per interventi nelle scuole di tutta la provincia. Perché finanziare l’edilizia scolastica vuol dire investire sul futuro.
Oggi Verona ha la possibilità di confermare tutti i parlamentari uscenti del Partito Democratico. È il riconoscimento di un lavoro di squadra che ha prodotto risultati. Io corro per la mia città, per continuare ad essere la parlamentare del territorio. Non ci presentiamo ai veronesi con false promesse ma con risultati e impegni seri per andare avanti.
Durante il mio mandato sono stata attiva nella Commissione lavoro della Camera. Fare politica significa occuparsi innanzi tutto dei problemi delle persone. E il lavoro non può che essere al primo posto. E’ mia la proposta, approvata nel decreto attuativo sul Jobs act, che estende ai lavoratori privati con malattie gravi il diritto all’esenzione dalla reperibilità. Significa che non succederà più quello che avvenne a Carlotta Filardi, la giovane multata dall’INPS mentre si stava sottoponendo a una seduta di chemioterapia. Una ingiustizia intollerabile, frutto di una burocrazia odiosa e irragionevole che gravava ulteriormente su persone che si trovano a dover fronteggiare la malattia.
Inoltre, sono prima firmataria della proposta per riportare a 65 anni l’età per ottenere l’assegno sociale. Dal 2010 nel sistema pensionistico è stato introdotto il criterio dell’aspettativa di vita, con effetti anche sui requisiti anagrafici per il diritto all’assegno sociale, che si aggiornano ogni tre anni. Tuttavia l’assegno sociale non è legato ad un’attività lavorativa, è una misura di contrasto alla povertà e per questo credo sia giusto ripristinare il requisito dei 65 anni, garantendo così una maggiore equità.
Ho sostenuto con grande determinazione l’impegno del Governo, a partire dal Ministro Minniti per fare dell’Italia un Paese più sicuro. Credo che l’accoglienza abbia un limite nella capacità di integrare e l’integrazione vada riservata a chi è dentro la legge e la rispetta. Su un tema così delicato non si può fare solo propaganda, bisogna garantire la sicurezza dei nostri cittadini con fatti concreti e non urlare promesse irrealizzabili.
Oggi siamo in corsa in una campagna elettorale intensa ed entusiasmante in cui il Partito Democratico e la coalizione si centrosinistra si presentano come unica forza di governo credibile. Non possiamo permetterci di lasciare il Paese al caos dei populismi o all’egoismo della destra, una destra che a Verona si presenta divisa e litigiosa”.
Alessia Rotta
Questo il link per scaricare il bilancio di mandato http://www.alessiarotta.it/cinque-anni-parlamento-bilancio-fine-mandato/