Fondazione Arena: figuraccia internazionale e Consiglio chiuso per “ponte”
Se passa l’idea di una Fondazione Arena così sciatta e disorganizzata come emerge dal caso del mancato ingaggio del mezzosoprano georgiano Anita Rachvelishvili possiamo pure dire addio a tutti i nostri sogni di rilancio.
A parte incassare le critiche e gli sberleffi è necessario che Sindaco e Sovrintendente affrontino la situazione e chiudano l’incidente con le opportune scuse, senza mettere in moto il consueto gioco dello scaricabarile. Ne vale della credibilità dell’intera città.
Altrettanto grave è il fatto che questa settimana non sia data possibilità di confronto nelle sedi appropriate dal momento che il Consiglio comunale è nuovamente rimandato per mancanza di proposte da parte dell’amministrazione. Un ponte forzato che i cittadini interpretano come una ulteriore prova di indolenza.
Il problema risiede nella concezione della politica mostrata finora dalla maggioranza, preoccupata soltanto dell’occupazione dei posti di prestigio e di potere e di un’amministrazione comunale disposta a rimandare i temi importanti per la città pur di non scontentare nessuna delle sue componenti. Al Sindaco e alla maggioranza va spiegato che dopo l’occupazione delle poltrone la città e gli enti vanno governati.
Il gruppo consiliare comunale Pd
Carla Padovani, Federcio Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani