Privati in soccorso di Amia, ma restano i nodi politici
Sono passati tre mesi da quando il Consiglio comunale, peraltro su iniziativa di alcuni esponenti di maggioranza, ha dato mandato alla giunta di valutare la possibilità di bloccare il project in corso per la gestione della raccolta dei rifiuti e di optare per l’affidamento in house, quindi diretto, del servizio ad Amia. Non hanno fatto NULLA, tranne lasciar slittare all’11 giugno – per ragioni burocratiche e non politiche – la data di presentazione delle domande relative al project.
In tre mesi l’amministrazione non è stata in grado di convocare una sola commissione per discutere il da farsi. Il risultato, sotto gli occhi di tutti, è che oggi la giunta si trova a gestire le agitazioni sindacali dei lavoratori Amia, che giustamente vogliono risposte certe sul loro futuro, e ad improvvisare il “Piano B” della gara a doppio oggetto per l’ingresso del privato.
Posto che la gara a doppio oggetto resta una soluzione migliore del project financing, va sottolineato che questo immobilismo ci ha fatto sciupare l’ultima occasione di arrivare i più forti possibile all’appuntamento delle future alleanze.
Pur consapevoli che la strada dell’in-house era tutta in salita (si doveva scorporare Amia da Agsm, concertare una linea condivisa con gli altri bacini provinciali…), essa ci avrebbe resi forti di un affidamento trentennale tutto in mano pubblica, e sotto il controllo dei Sindaci del territorio.
L’ingresso del privato può salvare la situazione nell’immediato, con sicuri risparmi sul lato dello smaltimento dei rifiuti dove siamo carenti di impianti, ma rappresenta una incognita per il futuro, dal punto di vista dell’occupazione, dei possibili aumenti della tariffa e delle alleanze: se, per dire, in questo momento entrasse un concorrente temibile, che ne sarebbe della fusione con Aim Vicenza?
Confidiamo che il soccorso privato porti almeno un sussulto di dignità sotto l’aspetto delle assunzioni e delle promozioni orientate politicamente. La mancanza di una politica chiara e lungimirante è un grave danno per la città e le aziende comunali, abbiamo già chiesto la convocazione urgente di una commissione per chiarire questi ed altri aspetti: è vero o non è vero che si sta preparando una retromarcia anche sul porta a porta?
Il gruppo consiliare comunale Pd
Carla Padovani, Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani