Verona Pulita e la crisi delle partecipate 

Pubblicato da il 23 Maggio 2018 0 Commenti

Non sono le promozioni inopportune in Agec o il fanatismo politico di taluni dipendenti Agsm i soli problemi che attendono il ritorno di Michele Croce: ovunque Verona Pulita governi la gestione pecca, i conti scricchiolano e le decisioni languono: per dirne una, Amia, controllata di Agsm, sta vivendo forti difficoltà nella chiusura del bilancio. Primo perché i conti sono tutt’altro che floridi, secondo, a causa della solita lotta tra fazioni opposte, terzo, per lo stallo che caratterizza la questione del project financing. La gestione Miglioranzi, che Croce non ha avuto la volontà o la forza di rimuovere, sta producendo le sue conseguenze. Agsm continua a rimandare le scelte sulle alleanze, Agec non riesce ad impostare il suo piano industriale.
E’ dunque positivo che Croce abbia preso le distanze sulle promozioni in Agec, ora però si attendono fatti concreti su tutti i nodi politici e amministrativi rimasti aperti. Finora del tanto decantato governo del cambiamento non si è visto nulla, abbiamo visto solo occupazione delle poltrone e una drammatica continuità con il passato.

Federico Benini, consigliere comunale Pd Verona