D’ Arienzo – Melegatti è fallita. Viva Melegatti

Pubblicato da il 30 Maggio 2018 0 Commenti

Per la storica azienda dolciaria veronese Melegatti, che ha inventato il pandoro, dopo 124 anni di vita è stato dichiarato il fallimento.

La peggior notizia possibile.

Il collegio di magistrati del Tribunale di Verona ha dichiarato il fallimento di Melegatti Spa e della controllata Nuova Marelli di San Martino Buon Albergo, accogliendo la proposta del pubblico ministero. La gestione è ora affidata ai curatori fallimentari.

Dopo oltre sei mesi di tentativi di concordato in cui sembrava che potesse accadere qualcosa di positivo, tutto si è fermato.

Quali scenari si presentano adesso, per Verona e per tutti i lavoratori interessati?

Entro ottobre dovranno essere verificati i crediti vantati nei confronti dell’azienda per elaborare il programma di liquidazione. La data di ottobre impedisce qualsiasi ripartenza entro Natale, purtroppo.

Può anche capitare che possano essere valutare proposte di acquisto o affitto di ramo d’azienda oppure procedere con l’esercizio provvisorio mantenendo l’attività aziendale. In questo ultimo caso occorre verificare la convenienza, la disponibilità di finanza, contratti, forniture, in modo da non aggravare la situazione debitoria.

Si, qualche speranza c’è ancora, ma il dato di oggi è molto negativo.

Credo che serva mantenere l’attività produttiva in modo da non perdere i mercati di riferimento. Questo consentirebbe di salvaguardare l’occupazione nonché la sopravvivenza dello storico marchio. E’ l’unica per salvare un’azienda simbolo di Verona e della sua tradizione dolciaria.

In diversi si chiedono perché non sono state accettate le proposte di salvataggio pervenute da soggetti vari. Chi lo fa getta inutilmente un’ombra sulla decisione presa. Infatti, se TUTTI gli esperti che hanno valutato la situazione sono pervenuti alla decisione del fallimento, far credere che con quelle proposte sarebbero ripartite le attività produttive equivale a vendere fumo.

Lo dico ai dipendenti, i primi ad essere danneggiati da una gestione disastrosa dell’azienda che adesso possono, per ovvie ragioni, credere a chiunque paventi scenari che con i conti non potevano reggere.

A loro va il mio pensiero e la mia vicinanza.

Credo sia utile favorire in ogni modo l’evoluzione verso un possibile acquisto dell’azienda in modo da non far svanire quello che è nel cuore di tutti i veronesi: il pandoro Melegatti.

Se con Veneto Sviluppo Spa, la società finanziaria regionale che si occupa di investire nei settori strategici per il tessuto imprenditoriale veneto, si può fare qualcosa a supporto, questo è il momento per farlo. La presenza pubblica potrebbe facilitare la felice conclusione di questa triste vicenda di cui i lavoratori sono vittime senza alcuna responsabilità.