Pendolari Verona-Legnago-Rovigo – Salemi: “Il tempo passa, ma i problemi rimangono”
La vice-capogruppo del Pd in Consiglio regionale Orietta Salemi interviene sul tema della linea ferroviaria Verona– Legnago– Rovigo a seguito dei continui problemi legati alla soppressione dei treni e dei disagi ad esso legati.
“I problemi sulla tratta ferroviaria Verona-Legnago-Rovigo si ripresentano puntuali, a differenza dei treni che rimangono sempre vecchi e sporchi, con tempi di percorrenza molto lunghi, ritardi continui e tratte che spesso vengono cancellate. I continui disservizi di questa tratta ferroviaria, comportano un forte malessere da parte degli utenti, i pendolari, che si ritrovano spesse volte a dover cercare un’alternativa valida per poter andare e tornare a casa dal lavoro ad un orario decente. Basti pensare che nella sola mattinata di giovedì 21 Giugno almeno tre treni hanno viaggiato con un ritardo compreso tra 15 e 60 minuti mentre un altro è stato soppresso. E si tratta di treni frequentati da pendolari che si spostano per motivi di lavoro o studio. Un investimento adeguato sul biglietto integrato e sull’intermodalità tra le corse dei treni e quelle degli autobus (dialogando con BusItalia e le Province) potrebbe non solo portare ad un consistente aumento della frequentazione del trasporto pubblico ma aiuterebbe a ridurre di molto gli attuali disagi, aspetti importanti in un Veneto che soffre fortemente il tema ambientale. Per farlo non bastano le promesse, servono investimenti concreti, con cadenze orarie precise e interventi che, per quanto possibile, non vadano ad incidere in maniera ulteriormente negativa sui ritardi. Se continuano a nascere comitati di pendolari che effettuano rilevazioni sui tempi delle corse, o raccolte firme sui Comuni della tratta (come nel caso dell’iniziativa “Ci scusiamo per il disagio”) è perché ancora non si vedono risposte concrete da parte della Regione. Invito quindi l’assessore De Berti e la sua giunta – conclude Salemi – a fornire ulteriori rassicurazioni sul cronoprogramma degli interventi previsti (come quelli di chiusura dei passaggi a livello già attivati con i Comuni della tratta) e ad indicare le azioni straordinarie messe in campo nell’attesa dell’arrivo di nuovi convogli perché centinaia di lavoratori e studenti non possono ancora aspettare”.