D’Arienzo: “Bene la metropolitana per il Catullo, ma…”
“Ottima la condivisione dei Comuni sulla metropolitana di superficie verso il Catullo. È un bel segnale a favore delle infrastrutture che servono al nostro territorio. Peccato che il Governo abbia impedito una soluzione a breve”. Così Vincenzo D’Arienzo, Senatore PD, componente Commissione Trasporti.
“L’occasione è stata persa pochi mesi fa, in novembre” continua. “Nel contratto di programma che lo Stato ha sottoscritto con Rete Ferroviaria Italiana per la parte investimenti fino al 2021, RFI aveva inizialmente inserito il collegamento ferroviario tra la stazione di Porta Nuova e l’Aeroporto Valerio Catullo.
“La scelta di inserire l’opera è stata conseguente all’impegno che il Governo Renzi aveva assunto con l’approvazione del mio ordine del giorno alla Legge di Stabilità 2016. Correttamente, quindi, RFI aveva presentato quell’intervento con il numero 0269 per il parere della mia Commissione al Senato”.
“Forte di questo input, quando si è trattato di votare il parere – prosegue D’Arienzo – ho proposto un emendamento al programma con il quale chiedevo di stabilire la “condizione prioritaria” di proseguire l’attività programmatoria e progettuale relativa al collegamento ferroviario sulla linea esistente Verona/Mantova”.
“E’ stato in quel momento che la maggioranza gialloverde, prima ha bocciato la mia proposta, poi ha declassato il progetto tra le “osservazioni” attribuendo all’intervento 0269 una blanda formulazione: “si valuti la possibilità di…” che, di fatto, ha collocato l’impegno progettuale tra le ‘varie ed eventuali”.
“Posso a ragione dire – chiosa il Senatore – che a causa di quella scelta, prima del 2021 nessuno metterà le mani su quel progetto che, lo ricordo, oltre ad essere vecchio è ancora al primo livello preliminare. Serviranno almeno altri 4/5 anni per concludere tutto l’iter, sempre che nel prossimo contratto di programma 2021/2026 venga posto tra le priorità”.
“Anni persi senza alcun motivo. Continuo a stupirmi rispetto a quanto accade. Lasciamo perdere i grillini che sono contro tutto, ma la Lega non scherza: qui a Verona dicono una cosa, a Roma – dove si decide per davvero – ne fanno un’altra” conclude D’Arienzo.