IKEA rinuncia a progetto a Verona – Salemi (PD): “Per incertezza dell’Amministrazione si torna all’anno 0″

Pubblicato da il 8 Aprile 2019 0 Commenti
“Il Comune ha giocato male una partita strategica per l’intera area veronese. Ora si torna al punto di partenza per il futuro della ZAI”. La vicecapogruppo del PD in Consiglio regionale Orietta Salemi commenta così la notizia che IKEA avrebbe comunicato oggi al Comune la volontà di abbandonare il progetto di insediamento a Verona.
“Purtroppo a nulla è servita la disponibilità dei consiglieri veronesi in Regione per ricucire la trattativa diplomatica con IKEA – sottolinea Salemi -. Il Consorzio Zai si trova a ricominciare tutto da capo per lo sviluppo dell’area della Marangona e manca oggi di risorse economiche e finanziarie per partecipare al progetto di RFI del nuovo terminal ferroviario collegato al traforo del Brennero. Un progetto che ha un costo di circa 100 milioni e che porta con sé alcune domande: il Comune partecipa a un’opera così strategica per Verona? E il piano di infrastrutture correlato chi lo sostiene?”

“A detta del sindaco Sboarina – prosegue Salemi – nella rinuncia al progetto Ikea c’era un piano B, che prevedeva tra le altre cose il Parco della musica. Un piano che sembra però ancora tutto da dimostrare dal punto di vista dell’opportunità economica. Insomma, con l’abbandono di IKEA, siamo tornati all’anno 0 e questo perché il Comune, di fronte a un’opera destinata a cambiare lo sviluppo della città, è rimasto tentennante. Le chiusure prima e le retromarcia poi da parte dell’amministrazione Sboarina hanno alimentato un clima di incertezza e sfiducia che non è certo alleato di buoni affari. Occorreva una trattativa aperta, giocata al rilancio, ma soprattutto quella determinazione che avrebbe evitato di buttare via troppi mesi per una partita così strategica per l’intera area veronese”.