Nuovo stadio: come salvare il quartiere dal collasso?
Che fine farà il mercato ambulante dello Stadio? E che fine farà la qualità della vita dei residenti del quartiere Stadio che verranno assediati tutti i santi giorni della settimana dal caos viabilistico che oggi si manifesta nei giorni di mercato e in quelli delle partite calcistiche?
Con il progetto di nuovo stadio, e superfici commerciali annesse, l’amministrazione comunale punta ad introdurre un gigantesco attrattore di traffico funzionante 7 giorni su 7 nell’ambito di un’area già stressata dalla mancanza di valvole di sfogo (non c’è un metro quadro di verde pubblico), dal mercato del sabato e dalle giornate di partite.
Le strade del quartiere Stadio sono infatti strade urbane progettate cinquanta anni fa, non adatte a convogliare grandi quantità di traffico e visitatori.
Altro che valorizzare il quartiere, è facile prevedere che ci sarà svalorizzazione degli immobili e un esodo della popolazione verso altri quartieri.
Il Comune stesso perderà un introito di 450 mila euro annui che attualmente incassa con l’affitto versato dalle due società calcistiche.
La sostenibilità economica è così aleatoria che ieri sera il gruppo Pd della terza Circoscrizione ha votato contro la proposta – peraltro illustrata con vaghezza – arrivata da Palazzo Barbieri.
Non si comprende come mai il Sindaco si sia intestardito su questo progetto che non era nemmeno nelle linee programmatiche dell’amministrazione.
Verranno interpellati i residenti? Si terrà conto del destino delle centinaia di attività e piccoli negozi che finora hanno salvato il quartiere Stadio dal diventare un quartiere dormitorio?
Chiediamo di valutare le alternative molto più economiche e meno impattanti: a fronte dei 100 milioni di un investimento che stravolgerebbe la vita del quartiere, risulterebbero sufficienti 8 milioni per rimettere a norma il Bentegodi e per riqualificare l’area.
Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani
Gruppo consiliare Pd della Terza Circoscrizione