Gara di solidarietà per Notre Dame: pensiamo anche ai nostri gioielli
Abbiamo apprezzato l’offerta di aiuto che il Sindaco Sboarina, a nome della città di Verona, ha rivolto alla Francia e alla città di Parigi a seguito dell’incendio che ha devastato la cattedrale di Notre Dame, uno dei simboli stessi della storia e della cultura europea. Come lui siamo rimasti stupefatti dalla capacità di reazione dei francesi che in poche ore hanno raccolto 1 miliardo di euro per la ricostruzione.
Ora che l’aiuto materiale di Verona è diventato superfluo chiediamo di impiegare nel recupero del nostro patrimonio storico-architettonico le risorse che il Sindaco aveva in mente per Parigi.
Al di là di quanto già fatto grazie alle istituzioni economiche del territorio per i grandi monumenti simbolo di Verona, a partire dall’Arena, esiste un lungo elenco informale di siti “minori” che attendono da anni le attenzioni e le risorse dell’amministrazione comunale.
Parliamo ad esempio di Forte Gisella in Quarta Circoscrizione, manufatto asburgico tutelato dalla Sovrintendenza. Le necessità manutentive rispetto ai tetti e ai bastioni esterni sono state più volte sollecitate al Comune.
Per la Seconda Circoscrizione parliamo della sistemazione della chiesetta di San Giuseppe a Corte Molon, in stato di abbandono e insidiata dalle infiltrazioni d’acqua. Parliamo del restauro delle Torricelle Massmiliane e della sistemazione della scalinata lungo le mura magistrali utilizzata per raggiungere Castel San Pietro, nonché dell’acquisizione e del restauro del teatro storico di Quinzano.
In Ottava Circoscrizione si attende da anni una soluzione che valorizzi i gioielli situati sul monte Preafita: Castello di Montorio e Forte Jhon attorno ai quali potrebbe prendere vita un ecomuseo.
Il miglior insegnamento che possiamo trarre da questa vicenda è che il patrimonio storico e architettonico va protetto e tutelato. Chiediamo di discuterne in una commissione consiliare.
I consiglieri comunali e di circoscrizione Pd