Verona: Rotta (Pd), notte di Pasqua sfregiata dal concerto nazirock
“Presenterò un’interrogazione parlamentare per chiedere come sia stato possibile che il Comune di Cerea abbia concesso un’area pubblica, quale quella della fiera Perfosfati di Cerea, per la festa di primavera ovvero la celebrazione del compleanno di Adolph Hitler nella notte di Pasqua, tra sabato e domenica organizzato dal fronte Veneto Skinhead”.
Lo scrive in un post su Facebook la parlamentare veronese Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico
“Il giorno e la notte che precedono la Pasqua hanno un significato di raccoglimento, che anche chi non crede penso non fatichi a poter se non comprendere almeno rispettare. Non credo – sottolinea la deputata Dem – meritino spazi della collettività coloro che reputano opportuno ricordare la nascita di un dittatore di cui c’è poco da celebrare e molto da condannare, come la storia ha già ampiamente e definitivamente decretato. Ricordo che costoro, gli emuli dei nazisti, avevano già cercato di organizzare un concerto nel gennaio scorso associando il loro nome a quello di Jan Palach. Ma a seguito di proteste provenienti da ogni dove della politica e del mondo universitario, a seguito del diniego della concessione di uno spazio gli organizzatori hanno dovuto trovarsi uno spazio privato, senza aiuti, sponsorizzazioni ambigue e vie preferenziali. Occorre tenere il punto fermo e dire che i messaggi veicolati da costoro e la loro apologia sono in contrasto con la nostra democrazia e i valori della nostra repubblica;
“Leggo che il Veneto fronte skinhead ha intitolato la propria reunion, con sfondo musicale Gesta bellica, alla difesa dell’Europa, ammantando cioè il proprio sfregio Pasquale di una causa politica. Sostengono di essere per un’Europa dei popoli. Qualcuno, a destra, di coloro che pure fa riferimento all’Europa dei popoli si rifà però, per quella strada, all’Europa cristiana. È curioso – conclude Rotta – che oggi, anzi ieri,nello sfregio della Pasqua cristiana, nessuno in casa Lega ad esempio si sia sentito in dovere di dire una mezza parola di protesta in proposito”.