Amazon, prosegue l’urbanizzazione alla cieca della Zai

Pubblicato da il 29 Aprile 2019 0 Commenti

L’arrivo di Amazon in via Righi è sintomatico del fatto che la ZAI è e rimarrà una giungla. Un puzzle multiforne, disorganico e disordinato in cui è l’iniziativa economica privata che trasforma il territorio.
Nella fattispecie l’area in questione, l’ex calzaturificio Antonini, era stata pianificata dal piano degli interventi del 2011 per divenire un mix di terziario, residenziale e commerciale. L’apposita scheda norma, poi decaduta, è stata sostituita con il progetto di Amazon che mantiene la destinazione urbanistica a produttivo.
Ci si chiede se ci sia un autorità pubblica che amministra il territorio, poiché pare che invece essa non governi il territorio, bensì segua le tendenze del mercato e della finanza, cercando un compromesso. E ben poco importa se i mezzi della nuova struttura Amazon appesantiranno il cardo massimo di viale delle Nazioni e se la struttura è completamente sguarnita di aree verdi e piste ciclabili.
Quanto alla logistica, già con le proposte fatte dal consiglio della Circoscrizione 5^ con il PUMS, è emerso il problema del traffico indotto dagli insediamenti, sia come furgoncini che per i TIR, che per entrambi come sanno bene i residenti di via mezzacampagna e Sacra Famiglia.
Il PUMS è banco di prova per quest’amministrazione: con esso vedremo se il comune avrà la forza di governare la mobilità ed orientarla alla sostenibilità in senso lato. Non basterà favorire la transizione verso i furgoni elettrici. Sarà banco di prova per una vera pianificazione urbanistica strategica e ragionata. Il PUMS è l’ultimo appello per razionalizzare la logistica a Verona sud, per renderla più efficiente e restituire ai cittadini il diritto a respirare, camminare e vivere nei quartieri. Poiché il PUMS è un processo della città che ripensa sé. L’operazione Amazon non è un buon inizio.

Giorgio Bonanomi, Michele Bresaola, Sara Facci – Gruppo consiliare PD circoscrizione 5^
Camilla Mariotto – segretaria circolo 5^ PD