Rotonda di Madonna di Dossobuono: facciamo chiarezza

Pubblicato da il 7 Gennaio 2020

Nell’autunno del 2018, a pochi mesi dall’insediamento del nuovo sindaco di Villafranca, il consiglio Comunale votava contro la mozione per evitare la realizzazione della rotonda di Madonna di Dossobuono, portata in Consiglio dall’opposizione di centro-sinistra (a firma dei consiglieri comunali Daniele Pianegonda, Paolo Martari, Matteo Melotti e Isabella Roveroni). La maggioranza di centro-destra non permetteva l’approvazione di tale documento unitario, “per non compromettere i rapporti con la città con un atto ostile”.

Questa linea di ripetitiva sudditanza verso Verona ha favorito tutti gli atti necessari finora compiuti per la realizzazione della rotonda!

A parole la maggioranza è contraria alla rotonda di Madonna di Dossobuono, ma i fatti dimostrano l’esatto contrario.

Il primo: quando abbiamo proposto una mozione banale, di contrarietà, dapprima ci hanno chiesto di ritirarla e riproporla (peraltro al successivo consiglio comunale, quando si dimenticarono – ahi loro, oh smemorati! presi dalla difficile e assorbente amministrazione della città) ed, una volta ripresentata hanno senza pudore votato contro. Nell’occasione, il centrodestra ha giustificato l’incomprensibile scelta con la volontà di non disturbare l’azione del sindaco, che si sarebbe attivato per evitare che Verona facesse ciò che è (e rimane) una sua esclusiva prerogativa, vale a dire: programmare un’opera sul proprio territorio. Ma guardate un po’!!!

Il secondo: nei circa 4 anni trascorsi per la redazione del progetto e la stesura della convenzione necessaria, non risultano concreti atti o fatti del Comune diretti ad controbattere la prosecuzione dell’iter procedimentale che ha portato ai passaggi tecnico-burocratici citati o a confutarne la fattibilità. Sebbene a conoscenza di quanto stava accadendo, non risultano inviate, al Ministero, al Comune di Verona e alla concessionaria A/4, proposte/segnalazioni/pareri/ipotesi tecniche tali da contestare tecnicamente la bontà e la fattibilità progettuale della rotonda. Le letterine che il Comune di Villafranca ha inviato in giro sono state un semplice lavaggio della coscienza.

Il terzo: sarebbe bastata la contrarietà del Comune di Verona, amministrata prima e ora dalle medesime forze del centrodestra, per invertire lo stato delle cose. O non si parlano o esistono due centrodestra diversi a distanza di pochi chilometri.

Veniamo ai fatti veri.

Il Comune di Verona, socio dell’A/4, aveva chiesto alla concessionaria autostradale di realizzare la rotonda sul proprio territorio nella frazione di Madonna di Dossobuono. La società Serenissima ha corrisposto alla richiesta e progettato l’intervento fino a livello esecutivo. Insieme alla prevista Bozza di Convenzione, il progetto è stato inviato per le approvazioni al competente Ministero dei Trasporti nel Dicembre del 2018.

L’intervento del Sen. D’Arienzo ha accelerato il rilascio del nulla osta che, dato incontrovertibile, resta pur sempre un atto amministrativo in ragione del fatto che acclara un progetto ed una convenzione che, entrambi, rispettano la legge, ragion per cui serviva l’autorizzazione del Ministero. Questi non si esprime sulla scelta politica fatta dal territorio, bensì sulla compatibilità tecnica e normativa della proposta di realizzare l’infrastruttura.

Non è la prima volta che a Villafranca confondono le cose. Recentemente, la storia della variante alla strada Grezzanella è stata indicativa. Anni di nulla del centrodestra Veneto risolti dal Governo Renzi con il ritorno della strada tra le competenze ANAS ed un minuto dopo quel nulla è stato colmato con la stucchevole propaganda che la variante si poteva realizzare entro un anno.

Inutile ricordare, inoltre, il sostegno dell’assessore Zamperini a favore alla rotonda, in linea con la posizione del suo gruppo politico e le giravolte dei sostenitori villafranchesi dell’ex Sindaco Tosi, colui che ha avviato il progetto della rotonda.

La rotonda risolve un problema circoscritto di sicurezza stradale a Madonna di Dossobuono, ma si teme che possa creare problemi a Dossobuono?

Se questo è vero, allora il Comune di Villafranca impedisca davvero la realizzazione del nuovo casello autostradale che l’Autobrennero vuole realizzare proprio a Dossobuono, “su richiesta del territorio” (quindi Verona o Villafranca). Invece, anche qui nessun atto o fatto tecnico formale e di rilievo di avversione. La mozione per il no al casello, approvata dal consiglio comunale di Villafranca, rischia di fare la fine degli impegni assunti dal sindaco Dall’Oca sulla rotonda di Madonna di Dossobuono.

Due pesi e due misure inaccettabili.

La rotonda deve essere parte integrante di un disegno che vede anche la realizzazione del desiderato collegamento tra le due tangenziali presenti nella stessa area, dopo il quale la rotonda sicuramente avrà un’altra funzione. La bretellina è inserita nel programmi della A/22.

Da anni il Sen. D’Arienzo segue il rinnovo della concessione autostradale alla società Autobrennero ed ha agito affinché questa inserisse quella bretellina. Per il rinnovo, i tempi sono slittati a giugno 2020 al fine di proseguire il rapporto con l’Unione Europea in merito.

Emerge un dubbio, però: non vorremmo che il Comune di Villafranca avesse accettato lo scambio tra nuovo casello per l’aeroporto e bretellina. Sarebbe bene fare chiarezza.

Il Sen. D’Arienzo non l’ha fatto, anzi è da sempre testardamente contrario a quel casello e a favore della ristrutturazione del casello di Verona nord, a differenza di tutti i suoi colleghi parlamentari del centrodestra, favorevoli all’opera.

Per sgombrare il campo dalle ipocrisie, il Partito Democratico propone ai Comuni di Verona e Villafranca una mozione nei rispettivi Consigli comunali che comprenda le linee strategiche di impegno, ovvero:

  1. la contrarietà al nuovo Casello autostradale a Dossobuono sulla A22 e la propensione verso la ristrutturazione del casello di Verona nord a sostegno dell’aeroporto V. Catullo;
  2. il pieno sostegno alla realizzazione della bretellina tra le due tangenziali presenti nell’area;
  3. ogni altra azione viabilistica per compensare il temuto impatto di traffico sulla frazione di Dossobuono a seguito della realizzazione della rotonda, anche attraverso un incarico per accertare i flussi di traffico relativi.

Alla mozione dovranno seguire atti concreti per raggiungere questi obiettivi, a partire dall’eliminazione dal piano finanziario del Casello autostradale per l’aeroporto, un impegno a cui il Partito Democratico non si sottrarrà.

Il Partito Democratico di Verona parteciperà all’incontro che il Comune di Villafranca organizza per il 24 gennaio ed al quale presenzierà anche il sen. D’Arienzo, capogruppo PD della Commissione Infrastrutture e Trasporti del Senato della Repubblica.

I Consiglieri Comunali di Villafranca di Verona

Daniele Pianegonda, Paolo Martari, Matteo Melotti e Isabella Roveroni

Il Segretario Provinciale del Partito Democratico

Maurizio Facincani