Palestre sicure: credito di imposta per rimettere a nuovo gli impianti
La Commissione consiliare di mercoledì scorso, richiesta dalla consigliera Elisa La Paglia, ha messo in luce le grandi potenzialità del Bonus Sport, introdotto nel 2017 dall’ex Ministro Luca Lotti e confermato da tutti i successivi governi. Esso consente di ottenere un credito d’imposta del 65% sulle somme donate per un intervento di riqualificazione di un impianto sportivo pubblico, dal piccolo campo da basket di quartiere, alla palestra della scuola fino ad arrivare al grande impianto comunale.
Abbiamo visto che nel caso della società sportiva del Montorio Football Club il Bonus Sport ha consentito di rinnovare completamente un campo da calcio (di proprietà appunto comunale) raccogliendo tra aziende, professionisti e privati del paese una cifra più che ragguardevole – nell’ordine di 500.000 euro – che in buona parte (precisamente il 65%) ritornerà nelle tasche dei donatori sotto forma di credito d’imposta.
Si tratta dunque di uno strumento pragmaticamente federalista perché consente ai cittadini e alle imprese di scegliere come e dove destinare una quota importante delle proprie tasse.
Costituisce quindi un gravissimo spreco di risorse, di energie e di opportunità (oltre che essere indicativo di grave miopia amministrativa) il fatto che gli uffici comunali non siano strutturati in maniera tale da facilitare e incentivare l’accesso a tale strumento, dal quale il Comune avrebbe soltanto da guadagnarne consentendogli di rimettere a nuovo molte strutture sportive in molti quartieri. Oggi l’edilizia sportiva è suddivisa in ben sei uffici differenti: giardini e arredo urbano per le piastre polivalenti e i campetti da basket, edilizia scolastica per le palestre delle scuole poi affidate alle circoscrizioni e da queste alle società sportive, ufficio impiantistica per lavori di riscaldamento e impianti elettrici, sport e tempo libero per la parte amministrativa, diviso a sua volta tra gli impianti di gestione diretta e le concessioni e poi c’è l’ufficio dell’edilizia sportiva. La nostra richiesta è di semplificare l’interfaccia coi privati donatori, semplificazione con un unico interlocutore e semplificazione nella documentazione richiesta, come ha dimostrato di saper fare il Comune di Varase.
Ci sono decine di scenari possibili: si pensi ad esempio ad un gruppo di genitori che voglia impegnarsi per rendere più sicuro e fruibile il campetto di quartiere, oppure la palestra della scuola, sono consentiti anche contributi in servizi (prestazione tecnica in luogo della donazione monetaria). Lo Sport Bonus è un’opportunità per la stessa Fondazione Bentegodi che non produce utili ma può impiegare il credito d’imposta sugli oneri retributivi.
Chiediamo al Comune di non gettare questa opportunità e di farsi protagonista nell’uso di uno strumento che può aiutarlo a superare le ristrettezze di bilancio nel campo dell’Edilizia Sportiva. Come hanno già fatto altri Comuni, ad esempio Varese, il punto di riferimento naturale per questo genere di iniziative è l’ufficio fundrising, che da noi manca. E’ lì che i cittadini possono trovare le informazioni le necessarie (a cui altrimenti non avrebbero accesso) per impiegare le proprie risorse, istruire le pratiche necessarie, segnalare una priorità o, nel caso non abbiano un progetto da proporre, trovare un elenco di priorità su cui scegliere come impiegare le proprie erogazioni.
Possiamo continuare a lamentarci che le periferie e gli impianti sportivi siano messi male, che non abbiamo soldi a sufficienza per rispondere a tutte le richieste, oppure possiamo organizzarci per intercettare tutte le opportunità che le leggi offrono e farle conoscere al pubblico. Quanti cittadini sanno che hanno la possibilità di far giocare o allenare i propri figli in strutture più sicure ricevendo indietro 65 euro per ogni 100 euro investiti? Cosa sta facendo il Comune per sensibilizzare le aziende del territorio per far ricadere parte della loro fiscalità sugli impianti sportivi veronesi?
Come Pd portiamo la proposta di istituire un ufficio per il fundraising, che può funzionare continuativamente occupandosi anche di progetti, di art bonus e finanziamenti europei, e forniamo una lista di priorità segnalate direttamente dalle Circoscrizioni visto che gli uffici interessati non l’hanno fornita a tre mesi dalla richiesta della consigliera La Paglia.
Si tratta di criticità, piccole e grandi, segnalate da tempo, a cui il Comune non si decide a mettere mano rimandando gli interventi di anno in anno. Come si vede il nuovo Stadio non è l’unico problema della città
Seconda Circoscrizione:
– riqualificazione del manto della pista di atletica via Avesani che ha perso omologazione e non può più disputare tornei.
– rifacimento fondo della palestra delle scuole Rosani.
– sostituzione canestri dei canestri della palestra delle scuole Provolo.
– rifacimento della piastra polivalente esterna e dei bagni e del sistema fari della palestra piccola delle scuole Battisti.
– rimozione dell’amianto prossimo ai campi spostivi di Parona e di Quinzano.
– ampliamento dei bagni e spogliatoi dei campi da tennis di Quinzano.
A Parona in particolare:
– rifacimento soffitto della palestra delle scuole medie.
– sistemazione degli spogliatoi del campo sportivo e della recinzione parzialmente abbattuta dal crollo di un albero
– realizzazione dell’illuminazione per il campetto da calcio da poco terminato che soprattutto in periodo invernale non può essere fruito in orario serale.
Terza Circoscrizione:
– sistemazione degli spogliatoi dei campi di calcio della società sportiva Real San Massimo;
– sistemazione della recinzione e rifacimento spogliatoi del campo da calcio di via Zorzi condotto dalla società Concordia
Quarta Circoscrizione:
– sistemazione dell’impianto di illuminazione della Polisportiva Europa via Bisenzio a Golosine, dove si gioca a calcio e a rugby. Le squadre rischiano di vedersi annullare gare di campionato per carenza d’illuminazione. Necessari anche interventi su spogliatoi, sedi delle società e sul sistema di irrigazione
– canestro della palestra della scuola primaria “6 Maggio 1848” a Santa Lucia; da più di un anno si segnala la mancanza di uno dei due canestri da basket comprensivo di tabellone retrostante)
– rifacimento fondo della piastra polivalente di Madonna di Dossobuono, che versa da anni in uno stato di penoso abbandono
Quinta Circoscrizione:
– messa in sicurezza della recinzione del campo “Vicentini” di via Saturno a Sacra Famiglia;
– riqualificazione piastra polivalente parco D. Rossi di via Umago a Borgo Roma;
– riqualificazione piastra polivalente vecchio parco S. Giacomo di via Golino/piazzale L. Scuro a Borgo Roma;
– riqualificazione piastra polivalente area verde via Vigasio/via Giove a Sacra Famiglia;
– riqualificazione piastra polivalente campo giochi di via Righi, in ZAI;
Sesta Circoscrizione:
– realizzazione dell’illuminazione e degli spogliatoi della piastra- area verde di San Felice –
– omologazione per del campo da calcio di Via Montelungo (comunale in gestione alla
Circoscrizione) per svolgere le partite a 11.
– rifacimento pavimentazione della pista da pattinaggio nel cortile della scuola primaria Guarino
– sistemazione soffitto e impianti tecnologici della palestra delle scuole Fincato-Rosani.
Ottava Circoscrizione:
- Ristrutturazione Palestra scuole medie Luigi Simeoni, rivestimento insonorizzante cede quotidianamente.
- Riqualificazione impianti idraulici bagni della palestra scuole Betteloni.
- Manutenzione bagni palestra scuola Pascoli.
- Riqualificazione piastra polivalente Scuola media Caperle a Marzana.
Erano presenti:
Elisa La Paglia, componente commissione sport in Comune
Elisa Dalle Pezze, presidente seconda circoscrizione
Enrica Rigo, consigliera ottava circoscrizione
Silvano Pighi, consigliere seconda circoscrizione