Il ruolo delle Circoscrizioni nella Verona post Covid

Pubblicato da il 13 Maggio 2020

In allegato il documento promosso dal Segretario Cittadino Pd Luigi Ugoli assieme ai Presidenti delle Circoscrizioni Seconda e Quarta e ai capigruppo Pd delle Circoscrizioni, per chiedere all’amministrazione comunale tempi certi per la ripresa dei Consigli di Circoscrizioni: una prima seduta, di tipo “ricognitivo”, potrebbe essere svolta entro l’inizio di giugno, e una seconda, vertente sui principali interventi urbanistici attesi nei quartieri, entro la metà dello stesso mese.

Si afferma inoltre che le Circoscrizioni possono giocare un ruolo positivo nella Fase dell’emergenza Covid e contribuire alla ripartenza della Città se l’amministrazione consentirà loro di riconvertire i fondi per manifestazioni culturali, sportive e sociali, che sicuramente non potranno essere spesi nel 2020, in interventi di manutenzione straordinaria dei beni culturali territoriali e in progetti sociali utili all’economia di ricostruzione, partendo dal sostegno alle famiglie toccate dal Covid 19, da realizzare attraverso le associazioni del territorio.

Una proficua discussione con assessori e uffici comunali è già stata intavolata. Cinque le linee di azione individuate:

1) promozione e sostegno di progettazioni in campo sociale con associazioni che nel territorio operano per le persone e le famiglie in difficoltà

2) Coinvolgimento delle associazioni del territorio in progetti ed interventi di pulizia e manutenzione di beni culturali/spazi nei quartieri.

3) Erogazione di servizi specifici attraverso bandi mirati, discendenti da una puntuale ricognizione dei bisogni. Le Circoscrizioni possono farsi promotrici di attività nel campo motorio, ludico, sociale, dell’intrattenimento da svolgersi in piccoli gruppi e prevalentemente in spazi all’aria aperta come aree verdi e cortili scolastici coinvolgendo le associazioni dei quartieri. Il tutto sulla base di quanto sarà progressivamente autorizzato.

4) Implementazione della connettività pubblica attraverso più capillare rete wi-fi free, soprattutto in piazze, aree verdi e cortili scolastici;

5) Dotazione in capo alle Circoscrizioni di strumenti social e/o digitali attraverso i quali poter supportare le associazioni del territorio nella divulgazione di conferenze, iniziative culturali, momenti di confronto e formazione.

Non da ultimo va affrontata e risolta la questione dei canoni in carico alle società sportive e culturali per tutto il periodo di validità del lockdown.

 

Il ruolo delle Circoscrizioni nella Verona post Covid

PREMESSA.

Presupposto fondamentale è non tagliare il già risicatissimo bilancio delle Circoscrizioni, e dare invece la possibilità di riconvertire i fondi per manifestazioni culturali, sportive e sociali  che sicuramente non potranno essere spesi nel 2020 in interventi di manutenzione straordinaria dei beni culturali territoriali, secondo logiche di coprogettazione con associazioni qualificate del territorio, nonché in progetti sociali utili all’economia di ricostruzione, partendo dal sostegno alle famiglie toccate dal Covid 19.

 

Questa la condizione minima indispensabile, secondo i presidenti Pd della Seconda e Quarta Circoscrizione Elisa Dalle Pezze e Carlo Badalini, e dei gruppi consiliari Dem delle altre sei circoscrizioni, per dare ai parlamentini di quartiere la possibilità di giocare un ruolo positivo nella Fase 2 dell’emergenza.

 

Non tutte le Circoscrizioni sono ferme: Seconda e Quarta hanno già cominciato a svolgere autonomamente riunioni di pre-consiglio in modalità telematica sulla base di ordini del giorno brevi e condivisi di priorità territoriali. Ma è necessario tornare al più presto tutti pienamente operativi.

RIPARTIRE IN SICUREZZA.

E’ stato pertanto chiesto all’amministrazione comunale di favorire la convocazione di almeno un consiglio entro i primi di giugno, così da permettere alle Circoscrizioni di svolgere una prima ricognizione delle iniziative da confermare (si pensi ai vari mercatini rionali) e dei nuovi bisogno del territorio. Le riunioni possono svolgersi in modalità interamente telematica oppure, in alternativa, mettendo a disposizione di ciascuna Circoscrizione, a turno e per la sola fase di votazione, la Sala Gozzi del Consiglio Comunale dove sarebbe ampiamente garantito il distanziamento sociale e la sicurezza.

Una seconda tornata di consigli dovrebbe potersi svolgersi a stretto giro (metà giugno) così da consentire alle Circoscrizioni di esprimersi con pareri, osservazioni e suggerimenti sulle progettualità urbanistiche-edilizie più significative e di sicuro impatto territoriale. Si pensi ai parcheggi scambiatori del filobus in Seconda e Settima o ai vari interventi in programma a Verona Sud e negli altri quartieri. Per tali interventi va prevista una congrua sospensiva alla decorrenza dei termini.

LE NUOVE INIZIATIVE DA METTERE IN CAMPO.

E’ a nostro avviso di fondamentale importanza che le Circoscrizioni possano mantenere quel ruolo di supporto e valorizzazione delle realtà operanti nei quartieri che le ha sempre contraddistinte, e che finora si è espresso attraverso iniziative di carattere sociale, culturale, sportivo, educativo e formativo. Per questo motivo è importante che non vengano toccati i loro bilanci. I Presidenti della Seconda e della Quarta hanno già illustrato all’amministrazione comunale le modalità attraverso le quali possono essere reinvestite le risorse “liberate” durante la crisi:

 

1) promozione e sostegno di progettazioni in campo sociale con associazioni che nel territorio operano per le persone e le famiglie in difficoltà affinché, attraverso queste realtà di volontariato, tali soggetti possano essere sostenuti con fondi circoscrizionali.

 

2) Coinvolgimento delle associazioni del territorio in progetti ed interventi di pulizia e manutenzione di beni culturali/spazi nei quartieri.

 

3) Erogazione di servizi specifici attraverso bandi mirati, discendenti da una puntuale ricognizione dei bisogni. Le Circoscrizioni possono farsi promotrici di attività nel campo motorio, ludico, sociale, dell’intrattenimento da svolgersi in piccoli gruppi e prevalentemente in spazi all’aria aperta come aree verdi e cortili scolastici coinvolgendo le associazioni dei quartieri. Il tutto sulla base di quanto sarà progressivamente autorizzato.  Si potrebbe ad esempio valutare l’opportunità di abbattere, per un quota da definirsi, il requisito dell’età per l’accesso agli orti sociali così da dare anche alle famiglie la possibilità di beneficiare di una piccola valvola di sfogo all’insegna del benessere e del contatto con la natura. Non va trascurata l’opportunità di fornire un servizio di supporto psicologico alla popolazione in questa fase di delicata transizione.

4) Implementazione della connettività pubblica attraverso più capillare rete wi-fi free, soprattutto in piazze, aree verdi e cortili scolastici;

5) Dotazione in capo alle Circoscrizioni di strumenti social e/o digitali attraverso i quali poter supportare le associazioni del territorio nella divulgazione di conferenze, iniziative culturali, momenti di confronto e formazione.

 

I NODI AMMINISTRATIVI DA SCIOGLIERE.

Il lockdown ha lasciato alcuni nodi amministrativi che vanno al più presto sciolti nell’interesse delle associazioni del territorio.

In campo sportivo, ad esempio, il Comune ha solo sospeso, ma non annullato, il pagamento di tariffe e canoni dovuti dalle società sportive dilettantistiche per l’utilizzo, occasionale o continuativo, degli impianti sportivi di quartiere; il rischio per queste piccole ma fondamentali realtà associative é quello di vedersi costrette, seppur in forma posticipata, al pagamento di tutto il dovuto a fronte della totale sospensione di tutte le attività da febbraio ad agosto con mancati introiti da atleti e famiglie; per non mettere a rischio queste realtà, abbiamo proposto che l’Amministrazione comunale trovi una proposta di mediazione che tenga conto sia degli equilibri di bilancio sia dei legittimi interessi di tali società sportive.

Ma medesimo problema hanno anche le associazioni di volontariato, culturali, sociali che hanno in locazione spazi comunali. Anche per queste è presente il problema dei canoni di locazione al momento sospesi, ma non esentati. Molte di queste realtà recuperavano fondi attraverso le tessere associative, ora in forte riduzione, e attraverso la realizzazione di attività. Il rischio che si corre è rappresentato dal fatto che quando si potrà realmente ripartire, ci ritroveremo impoveriti di quelle reti del terzo settore e delle associazioni che, soprattutto per i quartieri, potrebbero rappresentare uno dei supporti al “nuovo inizio”

 

Luigi Ugoli, Segretario cittadino Pd Verona

Elisa Dalle Pezze, Presidente Seconda Circoscrizione Pd

Carlo Badalini, Presidente Quarta Circoscrizione Pd

Capigruppo Pd delle Circoscrizioni