Agsm: l’amministrazione sia all’altezza del potenziale della città
Gli sviluppi della trattativa per la ricerca di un partner industriale per Agsm e Aim hanno evidenziato una gestione gravemente deficitaria da parte delle amministrazioni locali sia veronese che vicentina che ha finito per trasformare quella che doveva essere una opportunità di alleanza espansiva per le nostre aziende e i nostri territori in una sorta di operazione di acquisizione del colosso A2A in terra veneta.
Agsm e Aim hanno bisogno di crescere e aumentare il loro peso nel mercato, ma devono farlo nelle migliori condizioni possibili, potendo contare sulle migliori offerte del mercato. Il metodo verticistico e autoreferenziale seguito tanto a Verona quanto a Vicenza ha invece finito per dividere la stessa maggioranze di centrodestra.
In discussione, pertanto, non è l’obiettivo del rafforzamento ma il metodo seguito finora che con la trattativa in esclusiva con A2A non ha permesso ad Agsm e Aim di avere una visione d’insieme delle condizioni e delle opportunità di mercato.
Perciò siamo a ribadire che occorra rivedere la procedura e chiedere la pubblicazione di un avviso di manifestazione di interesse diretto ai partner energetici interessati.
Il periodo delicato di ripartenza da una pandemia mondiale richiede soluzioni meditate e di largo respiro perché oggi gettiamo le base del futuro e Verona deve affrancarsi dalla logiche di accordi al ribasso e di cessione di “sovranità” che hanno già caratterizzato nel recente passato tutte le operazioni su asset strategici, dalle banche banche all’aeroporto.
Verona può e deve essere un punto di riferimento importante del nord Italia e nell’area vasta tra Veneto, Trentino, Lombardia ed Emilia, ma per farlo deve poter giocare le proprie carte in piena autonomia e con la giusta ambizione cosciente della propria forza e delle proprie potenzialità.
Al Sindaco chiediamo solo questo: di essere all’altezza delle potenzialità della città e di non mortificare questo potenziale in scelte eterodirette o di ripiego.
Anna Maria Bigon, consigliera regionale Pd