Un Festival della Bellezza deve nutrire questa città anche di pensiero femminile
“Un Festival della Bellezza deve nutrire questa città anche di pensiero femminile. Il problema dell’assenza delle donne c’è e ha numeri che non lasciano dubbi. Non è il primo anno e non è più tollerabile. Però non concordo in chi vorrebbe boicottare gli spettacoli in una stagione che vede tecnici e artisti senza lavoro”.
Così Elisa La Paglia, consigliera comunale e candidata alle elezioni regionali, entra nella polemica scatenata sui social dagli interventi di Adriana Cavarero e Olivia Guaraldo: “Conosco le fatiche degli organizzatori di questo festival, che non ha un sostegno pubblico, che paga tutti i servizi comunali invece di ricevere fondi e che in periodo di Covid è riuscito lo stesso a partire – sottolinea La Paglia -. E in una città come Verona, che taglia sulla cultura invece che investire, e in una Regione che finanzia le sagre della birra invece degli artisti è tutto più difficile, ma non per questo possiamo girarci dall’altra parte, e a maggior ragione serve in questo territorio il contributo delle donne. Chi organizza incontri e iniziative a qualsiasi livello ha il dovere di rappresentare anche le donne. Per arrivare alla parità e rimettere in equilibrio un mondo sbilanciato serve l’impegno: lo dobbiamo alle bambine e bambini che saranno donne e uomini in un mondo migliore se oggi ci battiamo per la parità. Riconosciamo agli organizzatori lo sforzo degli ultimi anni nell’avere aumentato la presenza femminile, passando da zero a 12 donne nella stagione 2019. Ma anche quest’anno, nonostante le problematiche dovute all’emergenza Covid, si poteva e si doveva fare di più. tante filosofe, scrittrici e artiste italiane avrebbero potuto essere invitate al posto delle ospiti straniere impossibilitate a venire nel nostro Paese”.