Un Festival della Bellezza deve nutrire questa città anche di pensiero femminile

Pubblicato da il 10 Settembre 2020

“Un Festival della Bellezza deve nutrire questa città anche di pensiero femminile. Il problema dell’assenza delle donne c’è e ha numeri che non lasciano dubbi. Non è il primo anno e non è più tollerabile. Però non concordo in chi vorrebbe boicottare gli spettacoli in una stagione che vede tecnici e artisti senza lavoro”.

Così Elisa La Paglia, consigliera comunale e candidata alle elezioni regionali, entra nella polemica scatenata sui social dagli interventi di Adriana Cavarero e Olivia Guaraldo: “Conosco le fatiche degli organizzatori di questo festival, che non ha un sostegno pubblico, che paga tutti i servizi comunali invece di ricevere fondi e che in periodo di Covid è riuscito lo stesso a partire – sottolinea La Paglia -. E in una città come Verona, che taglia sulla cultura invece che investire, e in una Regione che finanzia le sagre della birra invece degli artisti è tutto più difficile, ma non per questo possiamo girarci dall’altra parte, e a maggior ragione serve in questo territorio il contributo delle donne. Chi organizza incontri e iniziative a qualsiasi livello ha il dovere di rappresentare anche le donne. Per arrivare alla parità e rimettere in equilibrio un mondo sbilanciato serve l’impegno: lo dobbiamo alle bambine e bambini che saranno donne e uomini in un mondo migliore se oggi ci battiamo per la parità. Riconosciamo agli organizzatori lo sforzo degli ultimi anni nell’avere aumentato la presenza femminile, passando da zero a 12 donne nella stagione 2019. Ma anche quest’anno, nonostante le problematiche dovute all’emergenza Covid, si poteva e si doveva fare di più. tante filosofe, scrittrici e artiste italiane avrebbero potuto essere invitate al posto delle ospiti straniere impossibilitate a venire nel nostro Paese”.