Trasporto studenti, coordinamento assente tra Regione, Atv e scuole
“Ci troviamo con l’incubo di un lunedì nero per il traffico. L’Atv annuncia che gli abbonamenti degli studenti sono pochissimi, l’idea dei bus strapieni non tranquillizza i genitori e quindi il trasporto da e per le scuole sarà soprattutto in auto. Un caso che si sarebbe potuto evitare se ci fosse stata una cabina di regia regionale, perché la materia è di competenza di Venezia. Zaia dimostri di usare l’autonomia almeno dove ce l’ha già”.
Così Elisa La Paglia, consigliera comunale del Pd e candidata alle elezioni regionali, interviene sul problema dei trasporti legato all’inizio delle scuole fissato per il 14 settembre. “Prima del coronavirus gli autobus viaggiavano con una capienza ben sopra al 120%, ora la capienza è ridotta e le corse non sono aumentate, anzi: il Comune ha tagliato centinaia di fermate degli scuolabus in tutta la città. È chiaro perciò che gli studenti di parecchi quartieri rimarranno a piedi. Inoltre, ad oggi, risulta che solo il 20 per cento delle famiglie ha fatto l’abbonamento per i figli. Un dato preoccupante, che rischia di portare alla paralisi il traffico cittadino. E’ mancato un coordinamento tra Regione Veneto, Provincia, amministrazioni locali, Atv e Provveditorato, sia sugli orari di entrata e uscita degli studenti, sia sulla frequenza dei mezzi e sui percorsi. Ora si invitano i ragazzi a spostarsi in bicicletta, ma si tratta di un tentativo tardivo di correre ai ripari, senza un minimo di pianificazione. A Verona il Piano sostenibile della mobilità è in ritardo, il risultato raggiunto con le corsie ciclabili è meglio di nulla, ma resta parziale e volto al principale fine di questa amministrazione: non sacrificare il passaggio di neanche un’auto in città. Risultato: la città arriva completamente impreparata (e con i cantieri del filobus ancora quasi tutti aperti) alla riapertura delle scuole. La metropolitana di superficie e un vero piano di ciclabilità sono proposte concrete e attuabili”.