SCONTO DEL 20% SU IMU E TARI: SBOARINA SI CONFRONTI

Pubblicato da il 26 Febbraio 2021
Il Sindaco vuole aiutare concretamente i veronesi in difficoltà a causa della crisi? Studi il modo per applicare le previsioni del Decreto Rilancio che consente ai Comuni di scontare del 20% le tasse locali a tutti i cittadini che fanno richiesta di domiciliazione bancaria permanente. Ciò vale per la Tari ma anche per Imu, Cosap e tutte le imposte comunali.
La misura, che ha tra le finalità quella di stimolare la fedeltà fiscale, ha destato e desta alcune perplessità ma vale la pena di approfondirne il contenuto. Inizialmente si era osservato che c’era l’obbligo di pagare le imposte locali mediante il sistema Pago Pa. Poi però è stata aperta agli enti locali la possibilità di mettere a disposizione dei cittadini anche altre modalità di pagamento, tra cui appunto la domiciliazione su conto corrente bancario. La questione allora è anche e soprattutto politica: perché Sboarina, che si dice preoccupato per le famiglie veronesi in difficoltà finanziarie a causa della crisi, non fa conoscere ai veronesi questa possibilità e ne discute apertamente in commissione o in consiglio?

Interrogati dal consigliere Federico Benini in merito alla possibilità di ricevere lo sconto del 20% sulla Tari gli uffici hanno confermato che “L’articolo 118-ter del decreto rilancio (dl 34/2020) consente agli enti locali di deliberare una riduzione fino al 20 per cento delle tariffe e delle aliquote delle proprie entrate, tributarie e patrimoniali, purché il soggetto obbligato al pagamento vi provveda con autorizzazione permanente all’addebito diretto del pagamento su conto corrente bancario o postale. Per quanto riguarda l’eventuale agevolazione TARI, si precisa che la previsione di una riduzione fino al 20% della tariffa, conseguente ad una eventuale decisione di introdurre la possibilità della domiciliazione, determinerebbe la mancata copertura dei costi di servizio, copertura obbligatoria per legge, e dovrebbe quindi essere finanziata con risorse provenienti dalla fiscalità generale, per un importo non determinabile a preventivo”.

E’ dunque una questione di scelte che la politica è chiamata a fare: confrontiamoci per vedere dove è possibile recuperare le risorse necessarie ad aiutare concretamente le famiglie.
 
Federico Benini, capogruppo comunale Pd Verona
 
risposta uffici