Villette in classe A per il Borgo degli Ulivi? Il problema è la fragilità del territorio
Anche il Pd è per rimarginare la ferita al territorio creata dalla lottizzazione Borgo degli Ulivi, un vero e proprio scempio a cui ci siamo sempre opposti. La vicenda, tuttavia, è più complessa e delicata di come la racconta l’assessore Bassi.
La nuova ditta di Bolzano si propone di riqualificare l’intervento realizzando una cinquantina di abitazione ecosostenibili in classe A. Ma il problema non sta tanto nella classe energetica degli edifici, quanto più nella fragilità del territorio della collina che mal sopporta qualsiasi tipo di insediamento massivo, come dimostra anche il lungo e travagliato iter autorizzativo di cui oggi è complicato anche soltanto trovare il bandolo della matassa.
La stipula della convenzione urbanistica, concessa dal commissario ad acta, risale infatti al 2006. Successivamente nel 2008 venivano iniziati i lavori per la costruzione degli edifici creando problemi alle abitazioni del centro storico di Quinzano, viste le grandi quantità di tufo asportato. Nel 2009 veniva presentata richiesta di variante che è stata autorizzata nel 2010. Successivamente, nel 2011, veniva richiesta un’ulteriore variante mai rilasciata e nonostante ciò i lavori sono proseguiti. Nel frattempo la proprietà aveva chiesto il Concordato Preventivo successivamente omologato dal tribunale.
Arriviamo al 2018 con la Circoscrizione che si trova ad esaminare un progetto in sanatoria e di completamento opere per la parte riferita al permesso costruire del residenziale/edilizia privata che aveva la Convenzione Urbanistica in scadenza da lì a pochi giorni e per la quale la Ditta aveva fatto richiesta di proroga alla Giunta Comunale.
Come Pd avevamo chiesto di non rinnovare e intraprendere la strada del ripristino dei luoghi. Lo stesso progetto aveva anche il Permesso di Costruire delle Opere di Urbanizzazione scaduto.
Pertanto, se l’assessore ha un progetto concreto sul quale confrontarsi noi siamo pronti a farlo ma far credere che d’incanto si sia trovata la soluzione vuol dire prendere in giro i cittadini.
La proposta avanzata dal gruppo immobiliare Pohl Immobilien va valutata dettagliatamente: la riduzione del numero complessivo degli edifici è un elemento positivo, resta tuttavia l’imbuto di una viabilità inadeguata: 50 villette (in realtà si arriva a 60) vogliono dire pur sempre 50 famiglie che usano 100 autovetture e si spostano su via Lavello. Impraticabile.
L’idea di una rivisitazione in chiave ecosostenibile di questa lottizzazione è sicuramente attraente: chi non vorrebbe vivere in una casa di classe A immersa nel verde e fare lo smart working? Ma salva soltanto l’edificabilità dell’area e, ancora una volta, si dimentica della maggiore criticità rappresentata dalla viabilità. Quando si parlerà di opere compensative sotto questo aspetto?
Elisa La Paglia, consigliera comunale Pd Verona
Elisa Dalle Pezze, presidente 2^ Circoscrizione
Silvano Pighi, Gaetano Melotti, Gianfranco Barbieri, consiglieri 2^ Circoscrizione
Giuseppe Mazza, segretario 2° Circolo Pd Verona