Sicurezza: basta propaganda sulla pelle dei disperati, Sboarina faccia i conti con il suo fallimentare mandato amministrativo
Come ogni anno alla scadenza del bando per l’accoglienza dei richiedenti asilo, il Sindaco di Sboarina si lamenta nei confronti della Prefettura la quale non fa altro che predisporre sul territorio quanto previsto dalle norme nazionali ed europee sull’accoglienza dei richiedenti asilo. Norme sottoscritte e concordate da tutti i governi nazionali sia di centrodestra che di centrosinistra.
Questa attenzione alla sicurezza che funziona a corrente alternata e che viaggia sempre a braccetto alla propaganda è ridicola. E’ ora che il Sindaco prenda atto di ciò che ha fatto (o meglio non ha fatto) in questi quattro anni di governo della città sul versante della sicurezza: telecamere ancora insufficienti, zone buie della città, mancata istituzione del vigile di quartiere.
Secondo un recentissimo accesso agli atti, risulta che le telecamere in funzione in città sono 135, che divise per la quarantina di quartieri che compongono la città fanno una media di appena tre telecamere ciascuno.
Mancano ancora all’appello i 100 dispositivi promessi prima delle elezioni regionali proprio dal consigliere regionale Daniele Polato, che ora lancia l’allarme sicurezza.
Pochi i progressi concreti, al di là delle chiacchiere, anche sulla illuminazione dei punti bui della città. In tante parti dei quartieri cittadini quando scende la sera, sembra di essere nella terra di nessuno.
Che Sboarina abbia già tirato i remi in barca si vede anche dal documento unico di programmazione (Dup) relativo al bilancio previsionale 2021, dove, rispetto ai Dup degli altri anni, relativamente alle misure di sicurezza, sono stati cancellati tutta una serie di obiettivi, tra cui: “Potenziare significativamente l’installazione diffusa dei sistemi di controllo (telecamere) nelle zone meno illuminate della“. “Monitorare le attività di spaccio, prostituzione e vendita di super alcolici e attuare un contrasto permanente alle forme di sfruttamento delle persone a fine sessuale” città”. “Potenziare, supportare e promuovere iniziative a sostegno alle vittime di reato”. “Intensificare significativamente i controlli notturni, con particolare attenzione ai quartieri e alle aree più a rischio e buie della città”. “Contrastare gli atti di vandalismo di danneggiamento e di bullismo”.
Questa attenzione alla sicurezza che funziona a corrente alternata e che viaggia sempre a braccetto alla propaganda è ridicola. E’ ora che il Sindaco prenda atto di ciò che ha fatto (o meglio non ha fatto) in questi quattro anni di governo della città sul versante della sicurezza: telecamere ancora insufficienti, zone buie della città, mancata istituzione del vigile di quartiere.
Secondo un recentissimo accesso agli atti, risulta che le telecamere in funzione in città sono 135, che divise per la quarantina di quartieri che compongono la città fanno una media di appena tre telecamere ciascuno.
Mancano ancora all’appello i 100 dispositivi promessi prima delle elezioni regionali proprio dal consigliere regionale Daniele Polato, che ora lancia l’allarme sicurezza.
Pochi i progressi concreti, al di là delle chiacchiere, anche sulla illuminazione dei punti bui della città. In tante parti dei quartieri cittadini quando scende la sera, sembra di essere nella terra di nessuno.
Che Sboarina abbia già tirato i remi in barca si vede anche dal documento unico di programmazione (Dup) relativo al bilancio previsionale 2021, dove, rispetto ai Dup degli altri anni, relativamente alle misure di sicurezza, sono stati cancellati tutta una serie di obiettivi, tra cui: “Potenziare significativamente l’installazione diffusa dei sistemi di controllo (telecamere) nelle zone meno illuminate della“. “Monitorare le attività di spaccio, prostituzione e vendita di super alcolici e attuare un contrasto permanente alle forme di sfruttamento delle persone a fine sessuale” città”. “Potenziare, supportare e promuovere iniziative a sostegno alle vittime di reato”. “Intensificare significativamente i controlli notturni, con particolare attenzione ai quartieri e alle aree più a rischio e buie della città”. “Contrastare gli atti di vandalismo di danneggiamento e di bullismo”.
Tutto sparito, avevano soltanto scherzato. Non siamo più nel 2017, è ora che Sboarina faccia i conti con il deserto di risultati del suo mandato politico-amministrativo.
Federico Benini, consigliere comunale Pd capogruppo
Federico Benini, consigliere comunale Pd capogruppo