Sboarina: dopo cinque anni siamo ancora ai “farò”

Pubblicato da il 21 Dicembre 2021

Il Sindaco Sboarina continua a raschiare il fondo del barile per coprire gli scarsissimi risultati della sua amministrazione: sulla pandemia a Verona ha fatto né più né meno di ciò che hanno fatto tutte le altre città italiane, con i soldi del governo Conte Bis prima e di Draghi poi per ristori, buoni pasto, allargamento dei plateatici. Anzi, spesso ha fatto troppo lentamente e male, come nel caso dei sostegni alle imprese e famiglie deliberati con mesi di ritardo.
Il Sindaco sembra inoltre ignorare che i bandi del Pnrr sono già partiti e che siamo già in notevole ritardo su di essi. Sotto al naso ci sono passate importanti opportunità nel campo della mobilità sostenibile e della gestione dei rifiuti che il Comune non ha potuto cogliere perché l’amministrazione ha tenuto bloccato il filobus per altri cinque anni e non ha ancora deciso cosa fare di Amia. Una amministrazione che abbia davvero una visione e non sia basata sulla propaganda e sul tirare a campare avrebbe fiior di progetti nei cassetti e si sarebbe già fiondata sui fondi europei.
A 5 mesi dalla fine del mandato siamo ancora ai “farò” e al vantarsi di tutto ciò che non avrebbe potuto non fare, come l’aumento di capitale della Fiera, senza il quale l’ente non avrebbe riaperto, e dell’Aeroporto, senza il quale non sarebbe stato possibile finanziare il piano di sviluppo industriale. Tutte pratiche che peraltro erano sul suo tavolo da anni.
Siamo ancora ai buoni propositi anche su Casa di Giulietta, Central park, Fondazione Arena, filobus. Comprensibilmente, Sboarina ha evitato di parlare in conferenza stampa della pratica del nuovo Stadio, uno dei più grandi bluff della sua amministrazione.

Federico Benini, consigliere comunale Pd capogruppo