VARIANTE 29: RESPINTO IL PRIMO ASSALTO AL TERRITORIO. QUESTO TIPO DI SVILUPPO DANNEGGIA LA CITTÀ

Pubblicato da il 3 Aprile 2022
Dopo più 25 ore di dibattito consiliare suddiviso in tre sedute tra martedì e giovedì, come gruppo consiliare Pd, assieme alle altre minoranze, siamo riusciti a respingere il primo assalto al territorio da parte dell’amministrazione Sboarina che con la Variante 29 punta a cementificare laddove non c’è alcun bisogno aumentando così gli squilibri tra i quartieri alcuni dei quali presentano percentuali esorbitanti di commerciale, residenziale o alberghiero.

Sotto questo punto di vista vogliamo essere molto chiari: la nostra azione emendativa di contrasto alla Variante 29 non è fine a se stessa, come cerca di dire l’assessore Segala, ma è indirizzata a contrastare un progetto urbanistico che di rigenerazione ha ben poco e che l’amministrazione si rifiuta ostinatamente (fin dallo scorso luglio) di condividere e sottoporre ad una vera discussione.

Con quale coraggio si può chiamare “rigenerazione” l’edificazione di palazzi in riva all’Adige in cambio dell’Isap, azienda oltretutto sana e in perfetta salute?
Che cosa c’entrano 10 mila metri quadrati di residenziale all’ex Sapel con la preservazione e la tutela degli equilibri naturalistici di Montorio, una quartiere che sorge praticamente sull’acqua? 
Perché continuare ad autorizzare commerciale in Borgo Roma e residenziale in Terza Circoscrizione?

La battaglia che stiamo conducendo in consiglio comunale è una battaglia per ridurre le carature di interventi che non hanno alcuna giustificazione urbanistica, portano ad uno sviluppo effimero e non contengono alcuna opera compensativa degna di rilievo per il territorio.

Noi siamo per uno sviluppo di qualità, guidato dall’amministrazione comunale bilanciando i bisogni dei quartieri con le richieste delle proprietà o delle imprese.

La discussione sulla Variante 29 riprenderà probabilmente martedì ma con la fine dello stato di emergenza sanitaria la maggioranza dovrà assicurare la presenza in aula dei suoi consiglieri che in questi ultimi giorni faticavano perfino a rimanere collegati da remoto. Per ben tre volte ieri sera il numero legale è stato sul punto di saltare.

Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani