Istituto Luce o Ufficio Stampa del Consiglio comunale? Il resoconto sulla Variante 29 oltrepassa il limite del buon gusto e della professionalità
Piegando le professionalità dell’ufficio stampa ad uso e consumo della propria propaganda che descrive i consiglieri di minoranza come dei poveri reietti e la loro manovra emendativa alla Variante 29 come una azione sabotatrice ai danni della città, questa volta l’amministrazione comunale ha davvero passato il segno.
La qualità del resoconto sull’esito dell’ultimo consiglio comunale è degna dell’informazione che circola in Bielorussia. Mentre si propagandano balle colossali, come quella secondo la quale a Pasqua partirebbero i cantieri, oppure l’altra balla per cui nella Variante non ci sarebbe alcun consumo di suolo, non viene riportata nemmeno una riga degli interventi dei consiglieri comunali di minoranza, malgrado le oltre 30 ore di dibattito in aula.
Stiamo dunque parlando dell’ufficio stampa del consiglio comunale o dell’Istituto Luce della democratura di Sboarina? A tutela delle professionalità dei giornalisti che vi lavorano è sempre più necessario rendere autonomo questo ufficio dal potere politico e riportarlo al servizio dell’intero consiglio comunale e non soltanto della maggioranza che sostiene l’amministrazione.
Federico Benini, capogruppo comunale Pd Verona
Michele Bertucco, capogruppo Verona e Sinistra in Comune