Amia in house: nodi rinviati alla prossime amministrazioni

Pubblicato da il 19 Aprile 2022

Nuovi utili, massicci investimenti ed esplosione della raccolta differenziata. Il Piano per riportare il house Amia disegna un futuro radioso per l’azienda che è giusto e doveroso riportare in house a tutela del posti di lavoro e per il ruolo strategico che gioca per la comunità veronese. Abbiamo una sola domanda: se è tutto così facile, perché Sboarina e Bianchini portano il Piano soltanto a pochi giorni dalla scadenza del mandato amministrativo? Perché non hanno cominciato a macinare utili e ad incrementare la quota di differenziata due o tre anni fa? Perché consegnano tutto il lavoro di attuazione alle prossime amministrazioni?
Ci auguriamo tutti che questo piano funzioni, ma a ciascuno il suo: anche in questo caso la maggioranza non ha assicurato nessun reale confronto sul tema, forzando tempi e procedure. Non ha spiegato alla città che il risanamento economico di alcuni settori come il verde sarà possibile solo con l’esternalizzazione di alcuni servizi e con un nuovo oneroso contratto con il Comune. E che comunque vada sono annunciati aumenti della tassa rifiuti e il pagamento della frazione del verde. E’ giusto, dunque, che la maggioranza si assuma  le sue responsabilità, anche rispetto a correzioni che potranno rendersi necessarie già nel prossimo futuro. Di qui il nostro voto di astensione sulla delibera.

Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani