Il voto di ieri sera sul cambio di destinazione d’uso degli immobili di Fondazione Cariverona in via Garibaldi 1 ha rappresentato il tentativo maldestro di mettere una pezza ad una delibera preparata dall’amministrazione comunale così male da determinare divisioni nella stessa maggioranza. Era infatti evidente che, una volta saltata (o rinviata a tempo indeterminato) la contropartita culturale su Castel San Pietro e Palazzo del Capitanio, la diatriba sul nuovo hotel di lusso diventata priva di ogni significato politico. Di qui la nostra scelta di non partecipare al voto, rinforzata anche da tutte le considerazioni in ordine alla mancanza di condivisione e consultazione con il territorio, i cittadini, le categorie economiche (che giustamente hanno protestato) e la Circoscrizione (alla quale era stata raccontata tutt’altra storia). Anche i 500 mila euro su Palazzo Forti, che la maggioranza ha vantato di aver spuntato come compensazione “aggiuntiva”, soffrono della medesima mancanza di prospettiva: quale sarebbe il progetto culturale dietro a questo investimento? Non è dato saperlo. Ridondanti e fuori contesto sono poi gli investimenti sull’accessibilità del Teatro Romano per cui ci sono già i bandi in corso del Pnrr. Non da ultimo, rasenta il ridicolo la beatificazione fatta dalla maggioranza dell’intervento sulla cortina novecentesca che ripara il Teatro Romano: per quanto bene venga riadattata, non riuscirà a nascondere la semplice verità per cui il teatro romano è tenuto in piedi da dei pali di alluminio, a testimonianza che la vera emergenza è il suo restauro. Ma su questo, ripetiamo, gli strumenti sono altri, a partire dall’Art Bonus che purtroppo finora è stato indirizzato solo per l’Arena. Con un ordine del giorno condiviso dalle minoranze, abbiamo chiesto di investire il contributo di sostenibilità di 1,3 milioni di euro per finanziare il piano di abbattimento delle barriere architettoniche, che solo in centro storico cuba la bella cifra di 6 milioni di euro e ad oggi non è finanziato. Bocciato.
Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani
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