Fiera, cda tutto al maschile, il Pd :”Grave ritardo politico”
Se non bastasse il semplice buon senso, ci sono leggi nazionali ed europee che prescrivono e favoriscono la parità di genere nella composizione di consigli di amministrazione delle aziende a partecipazione pubblica.
Nominando un consiglio di amministrazione tutto al maschile, la Fiera mostra pertanto un grave ritardo politico. Mostra di muoversi secondo logiche proprie, autoreferenziali, impermeabile alle istanze del mondo moderno.
Anche non fosse tenuta al rispetto delle regole di genere, la Fiera, con una partecipazione pubblica così rilevante, e una mission così importante di cerniera tra la città e il resto del mondo, non può esimersi dall’attuare e promuovere la parità di genere che non è un obbligo a cui ottemperare ciecamente ma una opportunità da promuovere a beneficio dell’intera economia e della società.
Lascia inoltre sconcertati che non si conoscano ancora il piano industriale e le linee di sviluppo che l’ente intende perseguire per attuare il suo rilancio rispetto ad una condizione di deficit strutturale preesistente il lockdown pandemico.
I segretari Pd Verona, provinciale e cittadino
Maurizio Facincani e Luigi Ugoli