SOGLIA CONTANTI? BIGON (PD): LA VERA EMERGENZA SONO I REDDITI LA REGIONE SI ATTIVI PER ALLEVIARE LA CONDIZIONE DELLE FAMIGLIE
Se il buongiorno si vede dal mattino, la prima misura presa, anzi annunciata, dal nuovo Governo Meloni, non ci può lasciare tranquilli. Tornare ad innalzate il tetto del contante con cui si può pagare quintuplicandone la soglia massima, da 2 mila a 10 mila euro, è quanto di più lontano si possa immaginare in questo momento rispetto ai bisogni della popolazione stremata da rincari, precarietà e bassi salari.
La cifra attorno a cui stanno lavorando Lega e Fratelli d’Italia per il contante, evoca il dato che diedero lo scorso novembre Cgil e Fondazione Di Vittorio secondo cui 5 milioni di italiani vivono con uno stipendio inferiore a 10.000 euro all’anno. A livello provinciale veronese le elaborazioni Cgil indicavano che un lavoratore veronese dipendente su sei (1 su 5 se donna o giovane under 35) vive con un reddito annuo di appena 7.146 euro.
Dovremmo dunque constatare che il nuovo governo dà la possibilità a questi lavoratori di convertire tutto il loro reddito annuo in contanti e di spenderlo tutto in una volta? Siamo seri! Che cosa si intende fare di concreto per affrontare la crisi economica e sociale? L’ultima misura proposta dal ministro Orlando e prevista dal Governo Draghi, con tanto di copertura, era una mensilità in più di stipendio come taglio del cuneo fiscale. Ora si vagheggia di un taglio di appena 5% per sostenere lavoratori e imprese (dunque da dividere).
La Regione Veneto si deve attivare unitamente al Governo per alleviare la precaria condizione economica di decine di migliaia di famiglie cominciando con il fornire servizi gratuiti alle famiglie partire dagli asili nido – visto anche il fenomeno insidioso della denatalità – e per offrire un servizio sanitario che sia veramente gratuito, come previsto dalla Costituzione, e che non costringa invece i cittadini a rivolgersi al privato per ottenere diagnosi e cure tempestive.
Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Veneto per il Partito Democratico