SALUTE MENTALE, TROPPI RAGAZZI NON HANNO ACCESSO AI SERVIZI.BIGON: “LE DELIBERE RESTANO SULLA CARTA. SERVE UNA SVOLTA”

Pubblicato da il 20 Novembre 2022

L’ultima delibera dell’ 8 aprile 22, la 371, ha individuato indirizzi e linee ricalcate dalle precedenti, mai di fatto pienamente attuate. Anche le schede del 2019 non sono state completamente applicate… ed ormai è troppo tardi!

Si calcola che 200 bambini o ragazzi fino ai 18 anni su 1.000 soffrano di un disturbo neuropsichico, ma solo 30 su 200 riescono ad avere risposte terapeutico-riabilitative adeguate. Cinque su 200 avrebbero bisogno di un ricovero neurologico o psichiatrico ma 1 soltanto di questi 5 riesce ad essere preso in cura in un reparto di NPA (Neuropsichiatria Infanzia Adolescenza), mentre 1 su 5 viene preso in carico nei reparti dedicati agli adulti. Gli altri 3 non hanno alcuna risposta.

Molte delibere parlano di psichiatria di comunità, ma nella realtà dei fatti dobbiamo fare i conti con una psichiatria istituzionalizzata, perché tale, cioè cronico, diventa l’esordio non preso in carico nei tempi dovuti.

La pandemia non è più una giustificazione, ci deve essere una assunzione di responsabilità da parte della Regione e sollecitudine a far presto e meglio. La Pedemontana, per cui si sta spendendo un patrimonio immenso, per molti può essere importante, ma fintanto che rimangono questi disservizi nel campo della salute ed in particolare della salute mentale, essa non può essere ritenuta prioritaria rispetto al grido di allarme ed al dolore che viene dai ragazzi e dagli adulti sofferenti.

Anna Maria Bigon, consigliera regionale Pd