Cessazione produzione e impiego Pfas. Interrogazione Bigon (PD): “Zaia sosterrà approvazione del disegno di legge statale?”.
“Il presidente della Regione interverrà sollecitando una rapida calendarizzazione e discussione al Senato del Disegno di Legge Statale n. 725 per la cessazione dell’uso, della commercializzazione e della produzione dei PFAS a partire dal 2026?”.
A chiederlo con una interrogazione sottoscritta dai colleghi del gruppo dem è la consigliera regionale del PD Veneto, Anna Maria Bigon. Il riferimento è al DDL presentato dai senatori del Partito Democratico, Andrea Martella, Beatrice Lorenzin e Andrea Crisanti, ‘Norme relative alla cessazione della produzione e dell’impiego delle
sostanze polifluoroalchiliche e perfluoroalchiliche’.
L’esponente democratica ricorda che “in Veneto, lo stabilimento Miteni di Trissino (VI) ha prodotto per 50 anni impermeabilizzanti liquidi contenenti Pfas, senza alcuna precauzione ambientale. E secondo le analisi condotte dall’Arpav, Miteni è stata responsabile dell’inquinamento del terreno e della falda acquifera del bacino Agno-Fratta-Gorzone, grande come il lago di Garda, e da cui attingono acquedotti che raggiungono ben 21 comuni. Parliamo del più grande fenomeno di inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche delle falde acquifere della storia d’Europa. Zaia non può girarsi dall’altra parte ma è chiamato a schierarsi per porre fine all’utilizzo di queste sostanze. Anche alla luce del fatto che l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa), ha recentemente aperto una consultazione pubblica su proposta di Germania, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca e Norvegia con l’obiettivo di vietare la commercializzazione e la produzione di circa 10 mila sostanze chimiche sintetiche utilizzate in applicazioni diverse come tessuti, imballaggi, dispositivi medici, lubrificanti, refrigeranti, prodotti petrolchimici, manifattura, elettronica ed edilizia”.