CASO DEL PICCOLO LUCA E PROTESTA DELLO PSICHIATRA PIAZZA, BIGON: “LA REGIONE DEL VENETO CONDIVIDA UN PROGETTO DI LEGGE DI MODIFICA DELLA NORMATIVA NAZIONALE SULLE ADOZIONI”

Pubblicato da il 18 Luglio 2023

La vicenda del piccolo Luca, strappato dal Tribunale dei Minori di Venezia alla sua famiglia affidataria dell’Est Veronese che a breve sarà anche quella adottiva, e costretto a trascorrere del tempo con un’altra famiglia aspirante l’adozione, evidenzia le palesi distorsioni della normativa italiana che regola l’istituto dell’affidamento e dell’adozione che risente di una impronta ideologica fuori dal tempo trattando i bambini in difficoltà come cittadini di serie B per non dire come dei pacchi postali.
Né la vicenda del piccolo Luca, né la dura protesta dello psichiatra Carlo Piazza, che si è incatenato al cancello di casa, possono passare inosservate.
Con i colleghi consiglieri del Partito Democratico in Regione Veneto sto lavorando ad un progetto di modifica della legge nazionale, aperto al contributo di tutti a prescindere dal colore e dallo schieramento politico, destinato a fissare alcuni semplici punti. Primo: se il bimbo vive in una famiglia in affidamento, nell’ipotesi di dichiarazione di adottabilità, la famiglia affidataria diventerà quella adottiva. Questo nella logica della continuità della relazione affettiva e quindi anche della certezza dei legami. D’altronde gli accertamenti che vengono fatti sui genitori adottivi, al fine di poter accogliere un bambino o una bambina, sono uguali a quelli degli affidatari.
Secondo: vanno snellite le procedure e tagliati i tempi delle pratiche nazionali ed estere. Non è possibile attendere anni, a danno di entrambe le parti, quando nel mondo abbiamo una crescita della natalità immensa ed un numero indefinito di bambini abbandonati che vivono per strada o negli orfanotrofi. Terzo: l’adozione è uno degli strumenti, sebbene non possa essere il principale, per contrastare l’inverno demografico e il problema di denatalità del Paese.  Di famiglie disponibili in Italia ce ne sono tante. Quarto, ma non da ultimo, lo Stato deve intervenire affinché i costi per le adozioni estere diminuiscano, altrimenti per molte coppie, ma auspicabilmente anche per i singoli, sarà impossibile mettersi a disposizione.

Anna Maria Bigon, consigliera regionale Pd