MALTEMPO: RISARCIMENTI E PREVENZIONE, LA REGIONE VENETO CHIARISCA LE LINEE DI INTERVENTO
All’indomani della eccezionale grandinata che ha spazzato una parte importante del Veneto il presidente della Regione Luca Zaia si è affrettato a rassicurare sui risarcimenti, ma i conti non tornano e il timore tra i cittadini che hanno subito ingenti danni ad autoveicoli, tetti di case e imprese, pannelli solari, è di dover affrontare l’ennesimo calvario burocratico ed i tempi lunghi delle pratiche di risarcimento.
La prima stima dei danni da parte della Regione ammontava a 100 milioni di euro, ma nel Veronese l’entità dei danni sarebbe almeno del doppio (solo a Peschiera del Garda ci sarebbero 10 mila cittadini colpiti) e sulla Riviera del Brenta circolano stime attorno ai 400 milioni di euro.
Posto che i cittadini veronesi e veneti non attenderanno certo i tempi lunghi della Regione per rimettersi in piedi, è necessario evitare che il dramma si trasformi nell’ennesima passerella politica di promesse mancate. Come Pd chiediamo quindi alla Regione Veneto percorsi chiari e tempi certi.
Chiediamo inoltre che vengano progettate e attuate le misure di transizione ecologica utili ad affrontare i nuovi scenari meteorologici inclini a fenomeni violenti e distruttivi. Diversamente da tanti suoi colleghi di partito o di coalizione, Zaia non può essere tacciato di negazionismo climatico, ma la politica della sua giunta continua ad essere pervicacemente contraria ai principi della transizione ecologica, puntando sul cemento e sul consumo di suolo nel campo delle politiche urbanistiche, sull’asfalto in materia di Trasporti e Mobilità e zero innovazione tecnologica sul lato del sostegno alle imprese.
Anna Maria Bigon, consigliera regionale Pd