Bando per infermieri Veneto, Gruppo PD in Consiglio regionale: “Numeri insufficienti, servono veri investimenti per superare le profonde carenze”.
“Il bando da 439 posti per infermieri nelle Ulss venete è poco più di un palliativo. Da un lato perché non risponde alla reale carenza numerica di queste figure. Ma soprattutto perché, in assenza di reali investimenti in grado di rendere appetibili i diversi ruoli nell’ambito della sanità pubblica, ogni concorso rischia di trasformarsi in flop come è evidente da tempo. Fino a quando la Regione non deciderà di agire in direzione di condizioni lavorative più dignitose e con stipendi adeguati, non si uscirà da questo scenario di progressivo depauperamento”.
La presa di posizione è dei consiglieri regionali del PD Veneto.
“La tesi secondo la quale la messa a bando di un numero più elevato di posti rischia di svuotare di infermieri le Rsa non è un alibi accettabile. Peraltro questo bando prevede una distribuzione molto disomogenea tra Ulss che è tutta da spiegare visto che sembra quasi non vi siano carenze in alcune aree del Veneto, cosa non vera. La verità è che agli appelli che da tempo stiamo lanciando noi, così come le organizzazioni sindacali e le associazioni che si occupano di sanità , continua purtroppo a corrispondere un atteggiamento di sufficienza da parte dei vertici regionali. Un procedere a testa bassa che non sta portando da nessuna parte, sicuramente non verso un ripristino dell’efficienza dei servizi”.