Borse di studio universitarie – Albertini: “La Regione metta a bilancio i fondi per tutti gli aventi diritto”

Pubblicato da il 18 Settembre 2024
Il vicesegretario del PD veronese Alessio Albertini cita il confronto con l’Emilia Romagna: “Famiglie e studenti meritano certezze e risposte concrete”. 
 
“Non basta un ‘arriveranno’. Sui fondi per le borse di studio universitarie serve un cambio di passo. La Regione Veneto si impegni a finanziare con il proprio bilancio ordinario tutti gli aventi diritto, come avviene in Emilia-Romagna. Studenti e famiglie meritano maggiori certezze e risposte concrete. Così come le merita tutto il mondo dell’istruzione veneto che ha pagato le tensioni politiche del centrodestra e ha dovuto aspettare per ben due mesi, fino al 17 settembre, a scuola iniziata, perché il Presidente Zaia si decidesse a nominare la nuova assessora regionale“.
Così il vicesegretario del PD veronese Alessio Albertini interviene sulla questione delle borse di studio che oltre 4.000 universitari e universitarie delle facoltà venete – un migliaio iscritti a Verona – devono ancora ricevere.   
Dopo la più che legittima protesta dei giorni scorsi, sono arrivate delle rassicurazioni dalla Regione, ma non possiamo limitarci a questo. Serve un’azione strutturale perché non si ripeta ogni anno lo stesso meccanismo” spiega Alessio Albertini portando l’esempio l’Emilia Romagna. Lì la Regione impegna circa 160 milioni di euro del proprio bilancio per il finanziamento delle borse di studio universitarie e ha scelto di garantire la copertura del 100% degli idonei anche nell’ultimo triennio accademico (27.876 studenti e studentesse nel 2023-2024). In questo modo, in Emilia-Romagna oltre il 15% degli studenti iscritti agli Atenei riceve la borsa di studio e l’esonero totale delle tasse universitarie. Per l’anno 2023-2024 i beneficiari in Veneto sono invece 17.606, ma il bilancio ordinario della Regione ha coperto soltanto 12.834 borse di studio (il 72%) e, con l’assestamento di luglio, altre 637. Ad oggi restano scoperti oltre 4.000 studenti, di cui circa un migliaio di iscritti all’Università di Verona.

In Veneto – aggiunge Albertini – sarebbero necessari circa 80 milioni di euro per il finanziamento delle borse di studio universitarie, ma la Regione con il bilancio stanzia ogni anno fondi insufficienti rispetto alle reali necessità. Questo sistema crea la categoria degli ‘idonei non beneficiari’, che rimangono in attesa ogni anno fino a novembre nella speranza di ricevere un sussidio che non solo gli spetta, ma che spesso è necessario per consentire loro di proseguire negli studi. Di fronte a un mondo che cambia ed è sempre più complesso, occorre mobilitare le nostre migliori intelligenze. In Veneto abbiamo un sistema universitario eccellente e di qualità: dobbiamo mettere il maggior numero di giovani possibile nelle condizioni di studiare, ricercare, avanzare nel progresso scientifico e tecnologico. Esistono cause precise e responsabilità politiche se gli studenti veneti vanno a studiare in Emilia Romagna, in Lombardia o in Trentino, quando non all’estero. Non basta fare il compitino: si deve finalmente programmare uno stanziamento adeguato come avviene in altre regioni“.
 
A supporto del diverso livello di attrattività del sistema Albertini cita anche i dati del Rapporto Anvur 2023 secondo i quali per ogni studente immatricolato residente in Emilia-Romagna che va a studiare fuori regione vi sono 4,3 studenti di altre regioni che si immatricolano negli Atenei dell’Emilia Romagna (in Lazio sono 3,1; in Lombardia 2,2 e in Toscana 1,75). Il Veneto, purtroppo, non è in classifica.