AOUI Verona, sistema informatico. Bigon (Pd): “Da un anno e mezzo chiediamo lo stop, ma la Regione ha sempre taciuto. Ora la sacrosanta rivolta dei medici: inconcepibile si sia arrivati a questo punto”.
“È inconcepibile che di fronte alle immediate e ripetute segnalazioni di falle del nuovo sistema informatico presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona, tutto sia andato avanti per un anno e mezzo creando disagi inaccettabili per l’utenza e per i sanitari che ora giustamente sono sul piede di guerra”.
La posizione critica viene dalla consigliera regionale del Pd Veneto, Anna Maria Bigon.
“A luglio e a ottobre 2023 abbiamo presentato due interrogazioni alle quali la Giunta regionale deve ancora dare risposta. Cosa dice Azienda Zero in merito all’acquisto del sistema ed al suo malfunzionamento a distanza di un anno e mezzo dalla sua installazione? Quali sono i motivi dei disservizi e perché non è stata approntata una soluzione di emergenza in grado di sopperire ai pesanti disagi?”.
“Abbiamo inoltre chiesto più volte lo stop a questo sistema palesemente sperimentato sulla pelle degli operatori sanitari e dei pazienti. Un fatto inaccettabile, peraltro costosissimo, e per il quale bisognerebbe esigere il risarcimento dei danni. Ora i medici sono giustamente sul piede di guerra, trovandosi nell’impossibilità di svolgere il loro lavoro a causa di questo disastro informatico. Se neppure di fronte a questo appello la Regione non si muove, davvero si profila ulteriormente una passività dolosa”.