Istituto sperimentale di frutticoltura veronese

Pubblicato da il 19 Novembre 2013 0 Commenti

L’impegno della Provincia: restituire un ruolo primario all’Istituto sperimentale di frutticoltura veronese

Al termine di un lungo percorso di condivisione in commissione consiliare, martedì 12 novembre all’unanimità il Consiglio provinciale ha approvato l’atto di indirizzo proposto dalla consigliera Pd Clara Scapin per il rilancio dell’Istituto sperimentale di frutticoltura e viticoltura veronese. Tale impegno si esplicherà nelle prossime settimane con la costituzione di un tavolo tecnico-politico a cui verranno chiamati a partecipare anche i parlamentari e consiglieri regionali veronesi assieme alle categorie imprenditoriali di riferimento, la Camera di commercio e Verona Mercato. L’obbiettivo di fondo è di ottenere dalla Regione, che di recente ha fallito nel tentativo di istituire un proprio ente regionale per l’agricoltura, l’impegno a continuare ad investire in ricerca e innovazione per un’agricoltura sempre più di qualità attingendo dalle conoscenze e dalle professionalità già maturate presso l’Istituto sperimentale veronese che in questo senso appare destinato a diventare centro di riferimento a livello regionale. Basti dire che la produzione ortofrutticola in Veneto vale ben 3 miliardi di euro. Verona detiene il 60% di tale produzione. Per effetto di una serie di tagli alla spesa pubblica l’Istituto, che ha sede a San Floriano e opera sul territorio dal lontano 1955, nell’ultimo anno ha visto seriamente compromessa la sua capacità operativa e programmatoria.

Clara Scapin, consigliere provinciale Pd.

Quale futuro per l’Istituto di Sperimentazione frutticola e vitivinicola veronese

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