Venezia si tiene i soldi dei veronesi
Dissesto idrogeologico: Venezia si tiene i soldi dei veronesi
Ecco una ulteriore prova del federalismo in salsa veneta: nel bel mezzo dell’emergenza, con una decina di strade interrotte a causa di frane tra cui quella più grave di Senge, veniamo a scoprire che da ben cinque anni Venezia non ripartisce più i fondi per il dissesto idro-geologico.
Si tratta di circa 40 milioni all’anno (dato del 2009, l’ultimo disponibile) provenienti dai canoni pagati dai Comuni per l’utilizzo dei beni del demanio idrico, che dovrebbero essere redistribuiti tra tutti i territori provinciali in misura non inferiore al 10%. Per Verona si stima un mancato finanziamento di circa 2,8 milioni di euro, cifra necessariamente approssimativa dal momento che, malgrado i ripetuti solleciti degli uffici, la Regione non fornisce i dati relativi al periodo 2010-2013. Non è dato nemmeno sapere dove la Regione abbia destinato tali risorse, si sa solo che sono finite nel buco nero del bilancio generale. Una circostanza vergognosa che getta ancor più discredito sulle false promesse di Lega e Pdl che avevano assicurato grossi vantaggi per il territorio grazie alla “filiera” politica che li vede governare in Comune, Provincia e Regione. Ripetutamente si giustificano i mancati interventi con i vincoli del Patto di stabilità, la realtà però è un’altra: i soldi ci sarebbero ma non vengono regolarmente erogati.
Per il gruppo consiliare provinciale del Pd
Lorenzo Dalai e Clara Scapin
Tags: Dissesto idrogeologico, Frana, Senge