Iciss: manca visione di prospettiva

Pubblicato da il 14 Gennaio 2014 0 Commenti

Iciss: manca una visione di prospettiva
La crisi scoppiata ai vertici degli Iciss conferma anche sotto l’aspetto dei servizi socio-sanitari l’incapacità della Lega Nord di provvedere al rilancio delle aziende e degli enti pubblici veronesi. Malgrado il controllo pressoché totale imposto dal partito del Sindaco anche su questo ente, emerge un persistente clima di conflittualità interna che nemmeno il primo cittadino risulta in grado di risolvere. Se da un lato occorre riconoscere alla presidente dimissionaria Monica Lavarini il tentativo di mettere ordine nei conti, dall’altro non si può ignorare la cronica incapacità della classe dirigente leghista nell’interpretare i bisogni delle famiglie e di dare agli Iciss una qualsivoglia visione di prospettiva in grado di fargli ritrovare un ruolo all’interno della comunità veronese. Nati per seguire i minori in situazione di disagio, oggi gli Iciss gestiscono in proprio poche attività: la residenza “Verona ospitale”, riservata ai parenti dei trapiantati, e la casa protetta per disabili “Villa Guardini”. Il resto dell’attività consiste di fatto nel riscuotere affitti in stabili e proprietà dove operano enti assistenziali o associativi religiosi e laici. Questo non risponde alla domanda fondamentale: qual è oggi il ruolo dell’Iciss nell’abito delle politiche sociali del Comune di Verona? Tale situazione di stallo amareggia a fronte del notevole patrimonio di cui l’ente dispone. Patrimonio che deve essere messo a servizio dei bisogni veronesi e non di logiche ragionieristiche o poco chiare che portano in vicoli ciechi.
Michele Bertucco, capogruppo Pd in Consiglio comunale