Bene Eataly, ora riprogrammare le scelte urbanistiche
La conferma dell’arrivo di Eataly di Oscar Farinetti è una buona notizia, perché asseconda e rafforza la vocazione internazionale della città e fa intravedere uno spiraglio di luce rispetto alla monocoltura dei discount annunciata dalla giunta. Soprattutto ci dice che Verona è perfettamente in grado di mettere a frutto il potenziale attrattivo di cui ancora dispone nei confronti di investitori qualificati per progettare il futuro che desidera.
Ciò passa necessariamente attraverso una più attenta pianificazione urbanistica: bisogna infatti prendere atto che la scelta di installare Eataly ai Magazzini Generali (dove è prevista anche la sede unica dell’Ulss) piuttosto che all’ex Mercato Ortofrutticolo fa tramontare definitivamente l’idea di Polo Culturale.
Verona, città della musica e dello spettacolo, merita un Polo Culturale che valorizzi la sua storica vocazione e possa anche attirare turismo di qualità. Sugli spazi da destinare alla cultura oggi rimane un grande punto interrogativo, senza che l’amministrazione dimostri di avere idee su come rispondere. Alla luce di queste recenti novità va anche riconsiderata l’idea di fare la cittadella del gusto all’Arsenale, che potrebbe invece diventare il luogo dove coniugare cultura, storia e turismo.
Orietta Salemi, segretario cittadino Pd
Michele Bertucco, capogruppo Pd in Consiglio comunale
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