Bene Eataly. Ora avanti con IKEA, ma alla Marangona
L’insediamento alla ghiacciaia degli ex Magazzini Generali garantisce finalmente la valorizzazione ed il recupero di uno spazio da troppo tempo in degrado e privo di ruolo. Se confermato, l’incarico del progetto a Mario Botta costituirebbe ulteriore motivo di orgoglio per la città di Verona.
Ricordiamo comunque che l’arrivo di Eataly è dipeso in sostanza da un accordo tra privati, cioè tra l’azienda di Farinetti e Fondazione Cariverona. Da questo punto di vista l’amministrazione della città di Verona non può accontentarsi di spacciare accordi presi autonomamente tra privati come scelte strategiche che in questi anni non si sono mai viste. A questo riguardo, poichè non ci sfugge che alla ghiacciaia era previsto l’auditorium, vogliamo far presente all’amministrazione che il destino di uno spazio culturale pubblico oggi è incerto se non del tutto sfumato. Rinunciare in silenzio ad un luogo così necessario significherebbe privare Verona di un’occasione di crescita culturale ed anche economica. Confidiamo che tutti i player della città, dall’amministrazione alla stessa Fondazione, condividano questa urgenza.
Oggi più che mai è il momento per la politica di esercitare il proprio ruolo: progettare e realizzare una città al passo con i tempi e fedele alla propria vocazione non solo culturale, ma anche produttiva. In questo senso lanciamo una proposta ben precisa: insediare IKEA nell’area della Marangona.
Anche da azioni come questa passano lo sviluppo e la crescita della città. Bisogna che la politica locale non stia alla finestra condannando la città all’irrilevanza, ma abbia il coraggio e la visione per fare quelle scelte che restituiscano Verona al respiro nazionale e internazionale che merita.
Alessio Albertini
Orietta Salemi
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