Veronamercato, soluzione pasticciata
Quello che all’apparenza potrebbe sembrare un compromesso è in realtà una soluzione pasticciata che non risolve i problemi interni alla governance di Verona Mercato, ma soprattutto non fornisce all’ente alcuna prospettiva concreta di sviluppo futuro. Il raddoppio o sdoppiamento del direttore non fa altro che scaricare i costi degli screzi delle ritorsioni a cui abbiamo assistito in questi ultimi mesi, che nulla hanno a che fare con lo sviluppo dell’azienda, sul conto di Pantalone, cioè del Comune, che in questo modo vede peggiorare ulteriormente l’efficienza della propria struttura organizzativa: l’organico attuale di Verona Mercato conta già 3 quadri e un dirigente per appena 26 dipendenti con un rapporto capi-diretti molto vicino ai già contestati (e censurati) valori comunali.
Se gli interessi dei grossisti non corrispondono più a quelli del Comune non c’è altra via che trovare un nuovo patto sociale, magari favorendo un impegno diretto maggiore da parte dei soggetti privati che oggi possono condizionare pesantemente le strategie dell’ente alla luce di partecipazioni societarie irrisorie. Non dovremmo arrivare alle estrema ratio a cui è giunta Padova, che si è chiesta cosa c’entra il Comune con la frutta e la verdura, ma è auspicabile e ormai improcrastinabile un maggiore protagonismo da parte di tutti gli attori della filiera dell’agricoltura veronese nel senso di svecchiare una struttura di gestione ormai obsoleta e non più al passo con i tempi.
In tutta questa vicenda si evidenzia inoltre, ancora una volta, l’opacità e la mancanza di chiarezza nell’azione dell’amministrazione comunale, che a distanza di quasi due mesi dalla richiesta non ha mai convocato la commissione consiliare richiesta dalle opposizioni trincerandosi dietro l’indisponibilità della Presidente Perbellini a parteciparvi. Inoltre troviamo ancora nel ruolo di protagonista lo studio Toffali-Capuzzo che ha condotto le trattative per conto di Verona Mercato non si sa bene da quale angolazione.
I consiglieri comunali PD
Michele Bertucco e Fabio Segattini